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Viola dominanti, irons di ferro. Fiorentina-West Ham è sfida su tutti i fronti

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La Fiorentina ha i numeri più interessanti in questa edizione del torneo. Il West Ham sembra invece una macchina infallibile per concretezza e compattezza. Chi la spunterà?
Filippo Caroli Redattore 

"Per vedere un’opera d’arte bisogna fare un passo indietro", prendiamo in prestito questa citazione simpsoniana che pare calzare a pennello alla super sfida che attende Fiorentina e West Ham. Perché sembra esserci un disegno estremamente romantico nel percorso che ha portato le due formazioni a sfidarsi nell'atto finale di Conference League nella partita dell'Eden Arena di Praga. C'è in palio un trofeo estremamente prestigioso, ma la gara fra Viola e hammers mette di fronte due credo tecnico-tattici completamente agli antipodi. Yin e Yang, guelfi e ghibellini, Guardiola e Simeone, giochisti e risultatisti. Da una parte una Fiorentina che fa della spregiudicatezza e della mentalità offensiva i suoi cavalli di battaglia, dall'altra un West Ham che tiene perfettamente fede al proprio soprannome, gli ironssono una vera e propria squadra di ferro. Due filosofie di pensiero che hanno ricalcato in maniera perfetta il cammino che le due squadre hanno percorso in Conference. Quella di Praga è quasi una guerra di religione e scriverà un ulteriore capitolo dell'eterna faida fra chi cerca di raggiungere i risultati attraverso il gioco o tramite un atteggiamento più abbottonato.

Mattatori

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La Fiorentina, numeri alla mano, è stata la vera dominatrice di questa edizione della Conference League. I Viola sono primi per reti segnate (36), grandi occasioni create (40) e cross precisi a partita (9.3) con un Biraghi autentico mattatore in questo particolare fondamentale: il capitano Viola ne ha recapitati addirittura 50 (!) nel torneo. La Viola è anche la seconda squadra per tiri in porta a partita (6.7) e la terza per percentuale media di possesso palla (60.8%). Numeri importanti che si riflettono anche sui singoli. Cabral è capocannoniere del torneo con 7 reti, Jovic il primo per expected goals (6.9). Biraghi guida la classifica degli assist vincenti a 6 e Bonaventura quella delle grandi opportunità create a 8. Il neo, come di fatto stiamo ripetendo da inizio stagione, è il poco cinismo che contraddistingue la squadra gigliata. I Viola hanno infatti sprecato l'impressionante numero di 25 occasioni da rete, più di tutte le altre squadre impegnate in Conference.


Coriacei

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Filosofia diametralmente opposta quella del West Ham, che ha fatto una fatica tremenda in Premier ma ha tenuto ritmi impressionanti nell'impegno europeo. Gli hammers hanno infatti pareggiato una sola gara nel torneo vincendo tutte le altre. Un ruolino di marcia ottenuto grande ad una squadra estremamente fisica che non disdegna restare dietro la linea della palla anche contro squadre sulla carta inferiori. Gli inglesi hanno infatti la quindicesima percentuale di possesso palla (52.2%) del torneo. Gli hammers sono però anche quelli che hanno mantenuto la porta inviolata in più occasioni rispetto a tutti gli altri: ben 6.

All'Eden Arena di Praga il gravoso compito di giudicare chi abbia ragione in questo scontro d'ideologie.

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