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FLORENCE, ITALY - AUGUST 31: Arthur Melo of ACF Fiorentina reacts during the UEFA Conference League play-off round, second leg match between ACF Fiorentina and Rapid Wien at Artemio Franchi Stadium on August 31, 2023 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Quello della Fiorentina è un centrocampo ancora tutto da scoprire. Quella zona di campo che negli ultimi due anni rappresentava il punto di forza della squadra, quest'anno resta ancora un enorme punto di domanda. Prima la partenza di Torreira per confermare Amrabat, poi l'addio del marocchino agli ultimi sgoccioli del mercato e la telenovela Castrovilli (adesso ai box dopo l'operazione).
In entrata sono certamente arrivati due ottimi giocatori di grande qualità e di uno siamo certi possa essere il perno del centrocampo di questa stagione: Arthur Melo. Il giocatore brasiliano arriva da due stagioni sottotono, prima alla Juventus, dove oltre allo scarso minutaggio ha riscontrato diversi problemi fisici, poi la parentesi al Liverpool completamente incolore. In queste prime uscite con la maglia viola ha subito dimostrato che se messo nel giusto progetto può veramente prendersi le redini della squadrae dettare i tempi di gioco, ma fondamentale sarà il lavoro del suo compagno di reparto. Arthur è un ottimo "costruttore", ma pecca nel recupero di palloni e nella corsa. Poi la forma fisica è ancora in fase di elaborazione...
Visto l'infortunio di Castrovilli le scelte per Italiano si riducono su tre giocatori: Duncan, Mandragora e il neo acquisto Maxime Lopez. Il primo potrebbe rappresentare il compagno di reparto ideale per il brasiliano, anche se tra i tre forse è il "peggiore". Il Ghanese è colui che si avvicina maggiormente alle caratteristiche del partente Amrabat, rognoso e bravo a recuperare i palloni. Mandragora, forse per l'aspetto caratteriale, potrebbe essere definito come il leader di quella zona di campo, anche se pecca molto sotto altri aspetti rispetto ai compagni. Un buon calcio da fuori, tanta corsa e una grande voglia di dare sempre il massimo quando viene chiamato in causa, ma inferiore agli altri nella qualità di gioco. Poi l'ultimo arrivato, Maxime Lopez, che a Sassuolo, oltre a dimostrare di essere un gran peperino (tanti gialli e rossi presi negli ultimi anni), è uno dei centrocampisti di maggior qualità della rosa viola. Per fare un esempio, da prendere con le pinze ovviamente, il francese è colui che per caratteristiche si avvicina di più al tanto amato Torreira. Bravo in fase di costruzione e anche forte nel recupero palla. Piccolino e scattante, ma pecca per un aspetto fondamentale: il fisico. Possono veramente convivere lui e Arthur in un centrocampo a due? La migliore risposta ce la potrà dare solo il campo. Intanto Italiano in questi giorni di sosta li ha già provati insieme, chissà quali saranno le sue intenzioni...
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