BELTRAN
—Da un argentino all'altro. L'ex River Plate avrebbe potuto vestire la maglia giallorossa della Roma se non fosse stato per Burdisso (e Pradè). Decisive, nell'agosto scorso, le chiamate dei due dirigenti per convincere il giocatore a sposare il progetto viola. "Abbiamo visto che per noi aveva un profilo ideale per le sue caratteristiche fisiche, psicologiche e calcistiche. Ha una grande capacità di crescita sotto l'aspetto fisico e tecnico. È un giocatore che ha una mentalità diversa. È determinato, è sempre concentrato e siamo sicuri che continuerà a crescere. E dal punto di vista tecnico capiamo che dà priorità al gioco di squadra, si sacrifica molto, genera molto bene gli spazi ed è sempre coinvolto nello sviluppo del gioco. Mi chiedono continuamente se è il New Bati. C'è una grandissima identificazione della Fiorentina con i giocatori argentini e questo aiuta molto. Penso che Lucas abbia le idee molto chiare su quello che vuole fare e dobbiamo aiutarlo e sostenerlo": così Burdisso nel settembre 2023 nel corso di un'intervista al media sudamericano Infobae.
INFANTINO
—Restiamo in Argentina. Gino Infantino ha firmato un contratto con la Fiorentina fino al 2028. "Visionavamo Gino Infantino da due anni, cioè da quando ha debuttato": parole di Burdisso datate 6 settembre 2023 rilasciate nel corso del meeting "Olé Sport Summer Leaders". Esperienza viola, fin qui, da dimenticare per il classe 2003, capace di collezionare solo sette presenze in stagione, cinque in campionato e due in Conference League. Flop totale.
CABRAL
—Dagli argentini al brasiliano. Burdisso può essere definito il padre putativo di Arthur Cabral. Quando l'attaccante giocava nel Basilea, l'attuale direttore tecnico della Fiorentina andò a visionarlo da vicino in Svizzera in occasione della partita contro gli svedesi dell'Hammarby, preliminare di Conference League. Cabral segnò una tripletta. Bellissimo il gol siglato da fuori area. Prestazione strepitosa che convinse definitivamente la dirigenza gigliata ad investire sul classe 1998.
JULIAN ALVAREZ
—Il più classico del "quello che poteva essere, ma non è stato". Sì, perché Julian Alvarez è stato ad un passo dal vestire la maglia della Fiorentina. Nel dicembre 2021 Burdisso vola in Argentina e trova l'accordo col giocatore, ma Commisso non dà il via libera all'operazione. Nel frattempo la società cede Vlahovic alla Juventus. Burdisso e Pradè hanno di nuovo carta bianca, ma il Manchester City è più veloce della Fiorentina. Niente da fare. Al suo posto arriva Cabral e, nel frattempo, Alvarez vince il Mondiale con l'Argentina in Qatar nel 2022.
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