Abbassiamo la lente di ingrandimento sulla tematica che più ci ha convinto dopo la gara della Fiorentina contro il San Gallo in Conference League
Manca una settimana ad Halloween, e la serata di San Gallo stava cominciando a fare paura: un gol regalato agli avversari, Moreno che si fa male (in modo lieve, per fortuna), alcuni idioti nel settore ospiti senza rispetto del prossimo - a loro dedichiamo solo queste poche parole, null'altro. Poi, come già successo più di una volta in stagione, ecco che Palladino si mette l'elmetto, impugna la chiave inglese e con l'aiuto dei suoi collaboratori aggiusta la squadra preparandola per un secondo tempo alla carica. E' successo col Parma (0-1, poi 1-1), contro la Puskas Akademia (0-2, poi 3-3), contro il Monza (0-2, poi 2-2), contro la Lazio (0-1, poi 2-1). E mettiamoci anche la prima di Conference con i New Saints, che non hanno segnato - e ci mancherebbe - ma stavano facendo un figurone prima del secondo tempo. E' successo anche stasera.
Ma a parte i cambi, che il tecnico campano ha dimostrato di saper effettuare in maniera discreta in questo primo scorcio di stagione, più in campionato che non in Coppa dove giocano le seconde linee, quello che colpisce è il piglio diverso col quale la squadra entra in campo nelle varie riprese, specie se c'è da raddrizzare il punteggio. Ci viene in aiuto proprio l'allenatore, che ha confidato in diretta su Sky come lavora il suo staff:
Ora, un vero mago non rivelerebbe mai i suoi segreti, e lungi da noi, ancora, definire Palladino un mago. Magari, un giorno, lo faremo, e gli auguriamo di strapparci questo titolo prima di chiudere la sua esperienza alla Fiorentina. Per il momento, si deve accontentare di Bob Aggiustatutto, il famoso personaggio dei cartoni animati per bambini che ripara qualsiasi cosa non funzioni. Un po' come fa Palladino alla Fiorentina negli intervalli. Prossimi passi? Riparare Pongracic, unica sua scommessa senza risultato fin qui, e imparare anche come non dover ricorrere a questa sua abilità troppo spesso, perché non sempre basta (la sconfitta di Bergamo). In questo modo, confermare un posto in Europa sarebbe un obiettivo alla portata.