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TEMPISMO PERFETTO

La magia è tornata davvero? Lo vedremo dopo il Milan. Manca solo una conferma

Palladino Kean
Analizziamo a caldo un'altra serata da voce grossa della Fiorentina in casa contro una delle cosiddette big
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Un altro grande scalpo per Palladino e per la sua Fiorentina. Al Franchi sono cadute nell'ordine Lazio, Milan, Roma, Inter, Juventus e oggi Atalanta. Solo il Napoli è riuscito a non uscire con le ossa rotte dalla fortezza gigliata in un momento di grande difficoltà per via del mercato e dell'appannamento della rosa. Quel momento, con grande sollievo di Firenze tutta, sembra davvero alle spalle e il tempismo è perfetto: pensate se la quadra fosse stata trovata 10 giorni dopo e se al bivio Panathinaikos-Juventus la squadra avesse fallito. Invece no, la stagione ha ancora molto da esprimere, almeno per il prossimo mese ma ci auguriamo fino alla fine di maggio. L'1-0 che estromette una volta per tutte la banda-Gasperini dalla corsa Scudetto è un messaggio forte e chiaro a tutto il treno europeo: noi ci siamo. La Dea non è riuscita neanche a tirare in porta, certo anche per colpa dell'imprecisione dei suoi arieti, ma è un dato che nobilita la prestazione difensiva di Pongracic, Pablo Marì e Ranieri.

Note super positive

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Su Kean cosa possiamo aggiungere? L'ultimo italiano a segnare 16 gol in Serie A con la Fiorentina è stato Giuseppe Rossi, ci piace pensare che sia un omaggio del cosmo al Pepito Day e alla carriera del Fenomeno italo-americano. Vinto il confronto diretto con Retegui, dominio anche scenico con quella scrollata che ormai è diventata iconica, lavoro continuo per il nostro grafico che ogni settimana prepara nuove card celebrative per esaltare i suoi gol sui nostri seguitissimi social. E poi un'altra menzione: Mandragora. Dove sei stato fino alle ultime settimane, Rolly? Magari è uno di quei momenti in cui un giocatore arriva al top sia fisicamente sia mentalmente, ma la sua fioritura prima dell'inizio della primavera è veramente impressionante. Facciamo parlare i numeri, forniti dagli amici di Sofascore, poi proseguiamo.


Mandragora

Il Milan con serenità, poi la verità

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Cosa ci aspetta adesso? Sicuramente una partita col Milan che diventa molto importante, ma che, grazie agli ultimi due successi, non è obbligatorio vincere nell'ottica della corsa all'Europa. Gli scontri diretti li hanno tutti e tutti perderanno dei punti in questa royal rumble che vede sei squadre in lizza per tre o quattro posti in base a chi vincerà la Coppa Italia, avendo battuto Atalanta e Juve la tabella di marcia può anche includere un rallentamento o un arresto coi rossoneri. Certo, se poi arriva un altro successo non diciamo mica di no. Ma la vera prova del nove, come ha sottolineato stesso Palladino, è con le squadre che stanno sotto, che lottano per altri obiettivi: e allora dopo San Siro ecco Parma in casa, Cagliari in Sardegna ed Empoli in casa. Che somiglia tanto al trittico Como, Verona e Lecce che ha portato solo 3 punti su 9. Altri tempi, altra Fiorentina. Certo che, se si rispettano le attese anche con le piccole, allora sognare non solo è lecito, ma pure obbligatorio.

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