Dentro il loop
—A Palladino e alla società il compito di rigiocare meglio lo stesso livello di questo Super Mario a tinte viola, prima sul mercato, con l'imperativo di tenere, per quanto possibile, i giocatori migliori e offrire al tecnico i giusti rimpiazzi e i giusti rinforzi. Siamo all'alba del quarto anno di Europa, quella piccola, inventata recentemente, che qualcosina frutta ma che quello di rilevante che può fruttare non l'ha ancora fruttato: un uroboro che puntualmente vede la Fiorentina arrivare in fondo o a ridosso e fermarsi sul più bello. Cos'è un uroboro? E' un enorme serpente che si mangia la coda, nelle culture antiche simboleggiava l'energia universale che si consuma e si rinnova di continuo, la natura ciclica delle cose che ricominciano dopo aver raggiunto la propria fine. Alcuni sarebbero stati anche contenti di uscire da questo loop dalla parte di sotto, ma il rischio sarebbe stato quello di ripiombare nell'anonimato. Invece così c'è una nuova occasione di spezzare il ciclo dalla parte di sopra, attraverso tre strade: la vittoria di una delle due coppe o, come fatto anche quest'anno ma purtroppo senza che fosse sufficiente, far meglio a livello di punti in campionato.
Shots on Target ritornerà
—Infine, un piccolo spazio per ringraziare chi ha permesso a questa rubrica di vedere la luce e accompagnare la Fiorentina dopo ognuna, e si sottolinea ognuna, delle 38 partite giocate in campionato, delle 12 partite + 2 preliminari di Conference League + una in Coppa Italia. Totale 53 pezzi di approfondimento e di opinione, che immaginiamo avranno trovato in disaccordo più di qualcuno, d'accordo più di qualcun altro, ma speriamo abbiano tenuto compagnia in un modo o nell'altro a tutti quanti. E che leggerli sia stato piacevole tanto quanto lo è stato scriverli.
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