Adesso arrivano Pafos, LASK e Vitoria prima della fase finale: per quel che ci riguarda, sarebbe importante arrivare tra le prime otto per evitare un paio di partite in più in inverno, che comunque non sarebbero un dramma. Ergo, basta arrivare tra le prime 24, e questo, con altri 4-6 punti, non dovrebbe rappresentare un problema. Dalla fase a eliminazione diretta in poi, andrà onorata anche questa competizione, ma prima di essa ci sarà un mercato di gennaio da affrontare al meglio, specie se si vuol provare ad arrivare alla finale Breslavia il 28 maggio 2025. La Fiorentina B, quella che sta giocando nella League Phase, in Polonia non ci arriva; capiremo fra un paio di mesi abbondanti quali saranno obiettivi e priorità aggiornati. A giugno il lavoro è stato ottimo, è l'occasione di confermare che non si è trattato di un caso. Crediamoci.
Fughiamo ogni dubbio o preconcetto errato: se le riserve della Fiorentina fossero all'altezza dei titolari, allora staremmo parlando dell'Inter. E' normale, rientra nelle capacità delle casse societarie e nel livello globale della squadra viola. Il calcio di oggi con il suo calendario impone di utilizzarle, e quindi serate come questa capitano. Il discorso, semmai, è un altro: Terracciano, Quarta, Mandragora, Ikoné e Sottil e Kouamé a targhe alterne, Beltran per Italiano erano colonne portanti. Questo dà valore al percorso fatto negli ultimi tre anni, un percorso che Palladino sta cercando di migliorare, fin qui con risultati potenzialmente positivi. La quadra sembra esserci, adesso servono fortuna con gli infortuni (perdonate il gioco di parole) e magari quella mano a gennaio che non c'è stato verso di dare a chi c'era prima. Perché ricordiamo che Gudmundsson sarebbe venuto, ma il Genoa si è opposto con tutte le proprie forze a inizio anno...
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