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FIORENTINA SOTTOSOPRA

Il difetto della Fiorentina è cronico: sognare così è impossibile. Ma in coppa…

Dodo
La Fiorentina sembra adattare il gioco che esprime al livello degli avversari che affronta: grande con le grandi, piccola con le piccole
Federico Targetti Caporedattore 

Un po' ce l'aspettavamo, un po' lo temevamo, un po' speravamo che in qualche modo sarebbe andata diversamente. Però alla fine è arrivata l'ennesima conferma del difetto della Fiorentina 2024/25 targata Raffaele Palladino: grande con le grandi, piccola con le piccole, tranne qualche sparuta e trascurabile eccezione. Come sottolineiamo puntualmente nella nostra sezione statistiche, con i due dello 0-0 odierno contro il Parma al Franchi il conto dei punti sperperati contro le cosiddette piccole, più nello specifico contro le squadre che occupano gli ultimi otto posti della classifica, sale a 19. Che poi sono gli stessi punti che sono stati persi contro le otto squadre che occupano le prime posizioni, fino al Milan nono dato che la formazione viola è ottava: 3 punti "persi" con l'Inter, 6 col Napoli, 3 con l'Atalanta, 3 col Bologna, 2 con la Juve, 2 col Milan. Totale: 19, ma contro le big ti potresti permettere di perderne parecchi di più.

La diagnosi

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E' un difetto cronico, nel vero senso della parola: "a lungo decorso, senza possibilità di guarigione né pericolo estremo a breve scadenza". Non sembra, infatti, qualcosa di cui il gruppo viola sia in grado di venire a capo, dopo mesi; ma nemmeno è un problema grave, perché comunque i punti sono 53 e il campionato rimane interessante, magari non in ottica Champions che è un sogno che se non vinci certe partite non ti puoi assolutamente permettere, ma di certo si corre per la quarta qualificazione europea di fila, vedremo poi se ancora Conference, se Europa League o se, mestamente, nulla. Tutte e tre possibili. Certo, il calendario... non aiuta. Già, perché a questo punto dobbiamo considerare Cagliari ed Empoli ostacoli durissimi e mettere in preventivo altre partite in salita, chiuse e frustranti. Con la speranza di essere sorpresi come è successo a Lecce, o comunque di portare a casa l'intera posta come a Como, col Verona e con gli stessi salentini in casa, pur non dando spettacolo.


Se tanto ci dà tanto...

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Il risvolto positivo di tutto questo? Che se la Fiorentina riesce a non farsi rimontare dal temibilissimo (in realtà modestissimo, ma con i viola abbiamo capito che il livello si alza e si abbassa con quello dell'avversario) Celje, poi le semifinali e l'eventuale finale di Conference League mettono contro due squadre molto forti se non fortissime come Real Betis di Siviglia e Chelsea. A quel punto potremmo stare tranquilli, forse non sul fatto che i ragazzi di Palladino vincerebbero, ma quantomeno sul fatto che offrirebbero una prestazione all'altezza dell'avversario...

Kean