La Conference League dovrebbe essere territorio di caccia, vetrina per i giovani, occasione di vedere qualcosa di diverso e di divertirsi, come contro il Cukaricki o anche contro avversari anche quotati come il Braga due anni fa; invece Puskas Akademia e The New Saints ricorderanno a lungo le loro trasferte allo stadio Franchi. Per ungheresi e gallesi erano le partite più importanti della rispettiva storia: che bella figura che hanno fatto entrambi, che brutte figure la Fiorentina. E' un disastro? No, una vittoria è sempre una vittoria, Adli ha incamerato un po' di fiducia e con l'infortunio di Mandragora avrà più spazio, Kean più segna e... più segna, Moreno ha messo insieme i primi minuti e potrà tornare utile nel corso dei mesi. Ma c'è fatica, una fatica bestiale nel raggranellare non partite, ma porzioni di partita quantomeno apprezzabili. I primi 40 minuti contro l'Atalanta, i secondi tempi contro Monza e Lazio, forse anche la ripresa contro la Puskas Akademia al Franchi. Ma davvero certi avversari sono una cartina tornasole su cui ci si può basare, con tutto il rispetto?
Emblematiche le parole di Harrison, tecnico ospite: "Sono contento di aver costretto la Fiorentina a schierare tre giocatori di qualità". Sottotesto: chi era in campo non lo è. Proviamo infine a guardare con un filo di ottimismo alla prossima partita, per lo meno a sottolineare quel che c'è di buono: le gare contro le grandi si preparano da sole. Solo che Fonseca ha trovato la quadra del suo Diavolo un po' troppo presto, quindi servirà qualcosa di ben diverso rispetto a quel che si è visto negli ultimi 180 minuti di (poco) gioco...
© RIPRODUZIONE RISERVATA