Sembra la Play Station: la Fiorentina cala la prima prova di forza

Tanta era la curiosità di vedere all'opera la nuova Fiorentina. Tanti, però, erano anche i dubbi. I ragazzi di Vincenzo Italiano li hanno dissipati in meno di quaranta minuti. Nessuno probabilmente si aspettava un esordio così in campionato. Perché contro il Genoa non c'è stata partita. Mai. Dall'inizio alla fine. Al Ferraris è andata in scena una vera e propria prova di forza. Non può che essere definito così il poker rifilato all'ex Gilardino. Se non è stato calcio totale, poco ci è mancato. A tratti è sembrato di rivedere la Fiorentina di Montella. Negli ultimi anni raramente si è visto un dominio così netto, per di più in trasferta.

Attenzione però: non è stata una gara facile perché nel calcio di oggi non ne esistono. La Fiorentina l'ha resa tale grazie ai due gol segnati nei primi dieci minuti che le hanno spianato la strada e che hanno fatto aumentare il divario tecnico col Grifone. E' giusto, oltreché doveroso, sottolineare quest'aspetto perché così fanno le squadre mature.

Il rischio di restare inghiottiti nell'atmosfera calda (sotto tutti i punti di vista) di Marassi era alto, ma le reti di Biraghi e Bonaventura (da clonare) hanno spento l'entusiasmo rossoblù. Nel secondo tempo la partita si è trasformata in un allenamento. Proprio ciò che voleva la formazione viola in vista del playoff di Conference League contro il Rapid Vienna. Insomma: da Genova solo buone notizie. Servono ancora dei rinforzi (e probabilmente arriveranno), ma la base è solida. Nel frattempo i primi tre punti sono in saccoccia. Non certo un dettaglio.

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