Se c'è un sentimento che sembra dominare le mode del calcio moderno è quello della nostalgia. Quante volte negli ultimi anni vediamo divise, o celebrazioni del passato di alcune squadre? La Fiorentina nella sua tournée estiva in Inghilterra sembra aver preso a cuore la questione old style. Le amichevoli sono tutte contro squadre con un passato importante, o comunque a buoni livelli, e un presente più grigio. Oggi vi andremo a far conoscere l'Hull City
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Scopriamo l’Hull City, nella crisi nascono i top player. E quel sogno infranto
L'Hull City, o i Tigers, chiamati così per via della tigre raffigurata nello stemma, è un club situato nel nord dell'Inghilterra. Hull è una città dello Yorkshire, e la storia del club è la più classica delle squadre yo-yo, una spola continua fra seconda e terza serie, almeno fino al 2008. Proprio in quella stagione il club arriva terzo in Championship e sale in Premier per la prima volta grazie ai play-off. La prima stagione vede i Tigers salvarsi alla penultima giornata, e retrocedere l'annata successiva. Da lì in poi la squadra tornerà in Premier per due volte. La più significativa è quella del 2014, quando guidati da Steve Bruce in panchina, ex grande giocatore dello United, raggiungerà la storica finale di FA Cup, un sogno vero e proprio. A Wembley succede di tutto con l'Hull avanti per 2-0 davanti a 90mila persone, rimontato per 3-2 dall'Arsenal di Wenger ai supplementari, grazie ad un gol di Ramsey. La sconfitta però non impedì alla squadra di giocarsi per la prima volta l'Europa League, anche se per poco, visto che uscì al terzo turno. Poi arrivò un'altra promozione nel 2016, ma dopo un'altra discesa per l'Hull comincia il momento buio, con continue crisi economiche e grosse difficoltà. Ad oggi milita in Championship, dove la scorsa stagione si è classificato in una buona settima posizione, ma con un debito che ammonta a oltre 25 milioni e che va avanti da anni.
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