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Sasà Sirigu: curiosità, un dubbio atroce e una certezza sul nuovo portiere viola

Salvatore Sirigu
Un'infarinatura generale su Sirigu, nuovo portiere della Fiorentina

Federico Targetti

Salvatore Sirigu, nuovo portiere della Fiorentina. Classe 1986, sardo di Nuoro, non va certo presentato più di tanto. E' più o meno dal 2009 che para ad alti livelli, tra Palermo - che bel Palermo -, Psg, Torino per citare le sue avventure meglio riuscite. Sfortunato in Nazionale, è capitato in mezzo a Buffon e Donnarumma e non ha mai avuto spazio. Arriva a Firenze a 37 anni verosimilmente per fare il secondo di Terracciano.

Il personaggio Sirigu

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Assente dai social, completamente: non ha Facebook, Instagram, Twitter. Di sé dice di non avere pregi, a parte quello di essere sardo. Il suo giocatore preferito non può che essere Gianfranco Zola, mentre da piccolo sognava di diventare un fantino, aveva una vera e propria passione per i cavalli. Ve lo ricordate, poi, che era stato accostato alla Fiorentina di Sousa già nel 2016, dopo gli Europei? Erano gli anni in cui giocava tra Siviglia e Osasuna, poi la spuntò il Torino la stagione successiva. Detiene anche un curioso primato in negativo, da condividere con le difese che ha avuto davanti negli anni: ha subito per ben quattro volte nella sua carriera 7 gol nella stessa partita. Palermo-Udinese 0-7 del 2011, Barcellona-Osasuna 7-1 del 2017, Torino-Atalanta 0-7 del 2020, e Torino-Milan 0-7 del 2021. Eroe nella vita, secondo lui, è chiunque si distingua per i propri meriti. E lui lo ha fatto anche senza giocare.

Il ruolo a Euro 2020

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Sirigu era il terzo portiere nella spedizione trionfale dell'Italia all'Europeo itinerante di un anno e mezzo fa. Non ha giocato, naturalmente, ma ha svolto un ruolo chiave nella motivazione dello spogliatoio e in particolare di Donnarumma e Meret, i suoi colleghi. Ha scritto messaggi incoraggianti fin da prima dell'esordio contro la Turchia a Roma, fino ad arrivare alla finale, in vista della quale ha dedicato ad ognuno dei suoi compagni un messaggio personale. Un vero e proprio uomo squadra, come Peruzzi nel 2006. Questo potrà sicuramente tornare utile alla Fiorentina, in un momento decisamente delicato.

Sorge un dubbio

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Sirigu arriva da Napoli, dove il titolare Meret ha giocato tutte le partite, campionato, Champions League e pure la gara di Coppa Italia persa con la Cremonese a sorpresa. Magari Sirigu era già in partenza, ma fa riflettere la totale assenza di impiego da parte di Spalletti. Che adesso accoglie Gollini, il quale a Firenze è stato impiegato, con pessimi risultati. Viene il dubbio allora che Sirigu non sia attualmente in condizione di sopperire all'eventuale assenza del portiere titolare del Napoli. E' un dubbio, nulla più, ovviamente la speranza è che rimanga tale. Anzi, è altrettanto possibile che Sirigu, proprio sapendo che Italiano ama ruotare anche in porta, abbia spinto per trasferirsi a Firenze, per dimostrare che ha ancora delle carte da giocarsi.

Il ragazzino

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Di sicuro la mossa Sirigu per Gollini va a vantaggio di quello che Italiano ha chiamato il ragazzino: Tommaso Martinelli, classe 2006 di cui si dice un gran bene, continuerà ad essere il terzo portiere viola se come sembra Cerofolini, deluso dalla mancata promozione a vice Terracciano, chiederà di andarsene. Sirigu, oltre ad essere a disposizione di Italiano, sarà un ottimo riferimento per Martinelli, per il quale molti a Firenze invocano un avvio di carriera alla Donnarumma. Gli anni sono 17, come per Gigio. L'occasione arriverà?

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