Da parte le incomprensioni
—Faccio questa riflessione perché anche l'altra sera, durante la partita col Viktoria Plzen, è andato in scena l'ormai classico botta e risposta tra Vincenzo Italiano e chi assisteva alla gara da dietro la sua panchina. Una scena che si ripete ormai ad ogni match casalingo della Fiorentina. E che mi porta a chiedermi se quelle persone conoscano la differenza tra critica e insulto. Perché un conto è gridare “levalo”, tanto per fare un esempio, un altro è dare di “pezzo di m..” o di “siciliano di m...”. Detto questo, e tanto per tornare al punto di partenza, davvero non è possibile (nemmeno per i 40 giorni che restano da qua al termine della stagione) mettere da parte queste incomprensioni e pensare solo al bene della squadra? Eppure, da questo punto di vista, il mister alla vigilia della partita aveva teso la mano. Lo aveva fatto alla vigilia, usando esattamente quelle parole. “Mettiamo da parte le incomprensioni”. Un appello in parte rimasto inascoltato e che invece, se si vuol cercare di accompagnare la Fiorentina verso qualcosa di bellissimo, andrebbe raccolto. Firenze, quando vuole, sa essere straordinaria nello stringersi attorno a chi ama. E se non è quello il sentimento per l'allenatore, almeno si pensi a quello (che nessuno può mettere in dubbio) per i colori e per la maglia.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA