L'adattamento alla Premier non è stato semplice. Come ha reagito il ragazzo alle difficoltà iniziali?
"Lui ha lottato, bene, con difficoltà. Appena è arrivato è stato tanto tempo in panchina, poi ha debuttato, ed ha giocato dopo alcuni mesi contro l'Arsenal. Per lui è stato un sacrificio, a Firenze era stato poco impiegato nella prima parte di stagione, poi un giocatore può arrugginirsi. Con l'apporto anche mio ha superato bene il periodo duro, ma sono stati bravi al Brentford. Il calcio inglese è un'altra cosa, ha fatto delle buone partite con l'under 23. Io sono contento per lui davvero, come giocatore ha ritrovato se stesso, sta migliorando tatticamente e si sta sgrezzando tecnicamente. Ricordiamoci che si parla di un ragazzo di 20 anni."
Quali sono le tue sensazioni sul possibile riscatto? Il Brentford vi ha comunicato nulla?
"Ancora no. Bisogna aspettare che finisca la stagione, e lì il Brentford farà le proprie valutazioni, quelle più funzionali alle proprie logiche. Kayo è ancora della Fiorentina, è in prestito al Brentford. Lui segue la Fiorentina pure da qui, deve solo pensare a fare bene. Cosa succede si vedrà, non ho la sfera magica. L'altro giorno ero al Viola Park e ricordavo quando lui ha lasciato la Fiorentina, ed aveva la commozione nel viso. Si sente spesso con dei giocatori che erano alla viola con lui in Primavera".
Non c'è solo Kayode nel vostro mondo viola. Puoi parlarci di Federico Croci, giovane attaccante dell'under 15 con dei numeri da record?
"Ha fatto 39 gol, e altri in Nazionale. Ci sono stati degli interessamenti di alcune squadre, anche estere. Ma Croci è un giocatore della Fiorentina, si trova bene, abbiamo un bel rapporto con la società, e lui resta alla Fiorentina. Federico lo andrò a vedere domenica. Per me è un grande profilo, naturalmente bisogna sempre volare basso. Lui è un esterno, ha un fiuto eccezionale, è rapido anche nell'uno-due, è un ragazzo combattivo. Non è ancora strutturato, quindi ha ancora dei margini fisici ampi, ma anche dal punto di vista tecnico e tattico. È il primo che arriva agli allenamenti, viene da una famiglia responsabile di bravissime persone. Lui è un ragazzo che segna facilmente, ha un DNA da goleador. Io sono convinto che di lui se ne parlerà, sarà un grande profilo sia per la Fiorentina che per la Nazionale".
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