Evviva Castrovilli. Rivederlo in campo, seppur in amichevole, è stata una bella emozione, così come sentire le sue parole post partita. E poi quel gol, che non contava nulla per la Fiorentina, ma valeva tanto per lui e per gli occhi di chi guardava. Il recupero del numero 10 è una bellissima notizia, senza se e senza ma. Semmai impone qualche serena riflessione in vista della seconda parte di stagione.
EDITORIALE
Piedi buoni e piedi di piombo: da qui passa il Castrovilli 2.0
I piedi buoni
—Gaetano è un giocatore che, per caratteristiche, farà molto comodo a Italiano. E' vero, bisogna essere onesti, Castrovilli non ha mai avuto quella continuità e quella incisività nel gioco da renderlo un elemento in grado di fare la differenza. Ma le potenzialità le ha sempre avuto e negli ultimi mesi prima dell'infortunio aveva fatto un (piccolo) salto di qualità. Cosa potrà dare alla Fiorentina? Ritmo e qualità. Ma la cosa interessante che ieri si è intravista - pochi minuti in amichevole - riguarda il ruolo: Castrovilli è entrato in mediana e non sulla trequarti. E immaginarlo lì, al fianco di Amrabat, può essere davvero un'idea intrigante per alzare il tasso tecnico del 4-2-3-1 viola. Ovvio però che ci vorrà pazienza, prima di rivedere Castrovilli a tempo pieno.
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I piedi di piombo
—Pazienza, dicevamo. Perchè speriamo tutti (lui per primo) di ritrovare il prima possibile un Castrovilli protagonista nella Fiorentina. Ma dopo uno stop così lungo e un infortunio così pesante non sarà semplice, tutt'altro. I precedenti sono tanti di giocatori che ci hanno messo mesi per ritrovare continuità prima fisica e poi di prestazioni. L'augurio è che Gaetano possa bruciare le tappe, ma riporgli addosso troppe aspettative non lo aiuterebbe. Castro deve avere tutto il tempo per tornare al 100%, senza pressioni, senza che i tifosi (e la stessa Fiorentina) si aspettano tutto e subito. Un passo alla volta.
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