Un ciclone
—La vera e propria esplosione del Federico Croci che stiamo seguendo tutte le settimane in questa stagione è arrivata nel 2023/24: 55 gol e 34 assist, con una media di quasi 2 gol a partita, numeri impressionati per la giovane età del ragazzo. Lui, però, sembra non farci neanche caso, non controlla le statistiche, tiene i piedi per terra e pensa a lavorare per migliorarsi ogni giorno. La mentalità e la costanza sono fondamentali per giocare a questi livelli e Federico, da quando vive a Firenze, concentra le proprie energie nel raggiungimento del suo sogno, per sé e per gli sforzi della sua famiglia, alla quale il pensiero corre ogni volta che ha il privilegio di scendere in campo. La vita di una giovane promessa viola? Semplice: sta in convitto con altri ragazzi nelle camere del Viola Park. La mattina frequenta una scuola privata insieme ad altri compagni ed il pomeriggio si allena, la sera torna in convitto ed il giorno dopo si ricomincia, con le partite nel weekend. Nei corridoi di Bagno a Ripoli circola un soprannome per Croci: "Scarpa d'oro". Questo grazie alla fenomenale media tenuta nella scorsa stagione, ma anche per via di quella attuale.
Croci... e delizia!
—Ok, ma che tipo di giocatore è? Le sue caratteristiche sono la rapidità e la conclusione, doti che gli hanno permesso di registrare la mole di reti spaventosa degli ultimi mesi, ma non si limita a questo. Preferisce giocare sull'esterno, ma si allena ogni giorno per diventare il più duttile possibile, qualità che gli viene spesso richiesta anche da mister Cristiani. Il profilo a cui si ispira, quello che ha studiato di più, è quello di Neymar. Può giocare anche punta, ma non si sente fisicamente pronto (63kg per 175cm di altezza) per ricoprire stabilmente quel ruolo, quindi, confrontandosi con l'allenatore, spazia dalle fasce alla trequarti. Ovviamente è arrivata anche la chiamata della Nazionale giovanile, con la quale è già andato in gol. Sarà una stella nel firmamento viola? È presto per dirlo, ma di sicuro c'è che ormai Firenze è casa sua: se son rose, fioriranno al Viola Park. E chi lo sa, magari nel nuovo stadio Artemio Franchi...
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