Allora, perché la Fiorentina ha puntato così tanto su Beltran? La 9 sulle spalle lo suggerisce, almeno agli occhi di tutti. Beltran arriva per fare l'attaccante, per segnare, anche se, in carriera (ricordiamo l'età: 2001) non ha mai avuto numeri da vero bomber. 6 reti col Colon, 1 col River U20; il momento di maggiore exploit? La stagione prima del passaggio in viola, con ben 16 reti tra tutte le competizioni. Lucas gioca davanti, dietro (l'attaccante), a destra e a sinistra, dimostrando una duttilità che, oggi, è veramente difficile trovare.
Duttilità che è sintomo di saper effettivamente giocare a calcio, ma questa è stata anche paradossalmente la sua "rovina" nella sua avventura a Firenze. Nella prima annata passa da primo attaccante a vice Bonaventura in un attimo. Italiano dopo la sfida di Empoli della scorsa stagione, finita 1-1, rete Beltran, ne parla così:
Lo vedo cambiato. Ora è molto più dentro le partite, si smarca, ha iniziato a prendere confidenza. E' un altro giocatore da quando è arrivato, ha margini di crescita importanti.
La sensazione, durante tutto l'arco della scorsa stagione, non è stata quella di aver trovato un nuovo trequartista dalle grandi potenzialità, ma quella di aver comprato (dunque investito su) un attaccante che l'attaccante, alla fine, non lo ha mai fatto.
Beltran, dalla sua, non è mai stato l'attaccante da Serie A: fisico, presente, capace di duellare e tenere la palla per far salire la squadra. Anzi, soprattutto in Argentina, è sempre venuto a prendersi il pallone per dribblare gli avversari, spostare la palla e aprire il campo per i compagni. Fisicamente non è esile, ma in Italia rischi di trovare difensori come Izzo, che in Fiorentina-Monza, non ha lasciato un centimetro a nessun attaccante sia passato per le sue zone. Qui ed in questo Beltran perde. Serve mobilità, non staticità (come stato nelle prime uscite con Italiano).
Perché Palladino non può puntare su di lui?
—Può fare sia la punta sia il trequartista, ma in quest'ultima posizione non ho ancora avuto il tempo di provarlo
Così il neo-mister viola su Beltran prima dell'andata contro la Puskas Akademia. Si torna al ruolo di prima punta? Così pare, almeno pareva. Palladino, oggi, sembra preferirgli Kouamé che certamente può garantire più atletismo e corsa, un giocatore/anzi il giocatore più simile a Kean per caratteristiche in rosa.
Oggi davanti la strada sembra serrata; e sulla trequarti? Su Gudmundsson e Colpani è stato fatto un investimento per vederli e farli giocare proprio lì. Dietro ci sono (i soliti) Ikoné e Sottil, dunque anche qui Beltran naviga in acque difficili. Prima del Monza ha dichiarato di voler fare di più rispetto alle prime 10 reti nella prima annata viola, ma oggi lo spazio per lui sembra mancare. "E menomale c'è la Conference", in molti esclamano. Forse uno di questi è proprio Beltran. Senza l'Europa ecco sì che l'opportunità in campo del Vichingo sarebbero state ridotte veramente al minimo sindacale.
Altra bocciatura, forse definitiva? A prescindere dispiace, perché, così facendo, Beltran sarebbe uno dei più grandi investimenti errati dal punto di vista tecnico degli ultimi anni.
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