In primis della società, che ha visto qualità dove altri vedevano solamente ingombro portandosi a casa giocatori di livello a un prezzo, col senno di poi, estremamente contenuto. Poi del tecnico, che ha saputo valorizzare giocatori che gli altri club hanno bollato, senza pensarci troppo, come fuori dai rispettivi progetti tecnici. E ultimo, non per importanza, il lavoro fatto dai ragazzi stessi, capaci di dimostrare tutto il proprio valore spinti anche, magari, da un pizzico di sentimento di rivalsa. E allora viva gli scarti. Perché questa Fiorentina, fatta di esclusi, sta dimostrando che i veri vincenti non sono quelli che partono favoriti, ma quelli che sanno risorgere
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