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“Ore decisive per Longo”. Gudmundsson, Tessmann e De Gea: cosa si aspetta?

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Sono ore decisive da settimane, non per Longo questa volta. Gudmundsson, De Gea e Tessmann: come mai questa fatica?
Tommaso Ormini

Come dimenticare il famoso tormentone “Ore decisive per Longo”? Correva l’estate del 2003, frase nata per sottolineare come il possibile acquisto dell'ex centrocampista partenopeo fosse questione di attimi, ma alla fine si concluse dopo una lunghissima attesa. Quest’estate sembra di star rivivendo quegli anni (per chi li ha vissuti). La trattativa per Gudmundsson da giorni sembra essere in dirittura d’arrivo. “Siamo vicini” “Ecco i dettagli” “Manca solo la firma”. Beh, a quanto pare non è proprio così, soprattutto dopo le ultime novità di mercato.

25 milioni in 3 giorni, non in 8 mesi

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Retegui è passato all’Atalanta per 22 milioni più 3 di bonus. Oggi il calciatore italiano svolgerà le visite mediche per poi firmare il contratto che lo legherà al club bergamasco. Un acquisto non in programma, visto il bruttissimo infortunio di Scamacca. Il club di Percassi però non si è fatto trovare impreparato, e in poche ore ha chiuso l’acquisto del classe 99’ dal Genoa. Sempre dal Grifone dovrebbe arrivare Gudmundsson. Sono quasi otto i mesi passati da quell’interessamento, ma i due club ancora l’accordo definitivo non l’hanno trovato. Adesso il Genoa ha liquidità grazie alla cessione di Retegui, e nulla le vieterebbe di forzare ancora di più la mano con il club viola per l’islandese.


Ma Tessmann e De Gea?

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Storia simile per l’americano. I procuratori chiedono 2 milioni di commissioni, e la Fiorentina è restia a offriglieli, poiché ritiene esosa la cifra richiesta. Nessuno le vieta di farlo, ma è da mesi che i suoi procuratori vanno in giro chiedendo la stessa cifra ai club interessati. De Gea sembra essere il preferito per la porta, ma prima le cessioni. Terracciano ha l’interesse dal Monza, anche se per il momento non si parla di una chiusura. Christensen non ha mercato…L’unica cosa certa è che Palladino ha bocciato entrambi e abbia chiesto un nuovo portiere a Pradé e dirigenza.

E a Parma manca sempre meno...

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Meno nove. Questi sono i giorni che mancano alla prima giornata di campionato , dove la Fiorentina dovrà affrontare la trasferta di Parma. Per il momento lo farà con Terracciano in porta, Mandragora-Barak a centrocampo, Sottil dietro la punta e un Nico Gonzalez da separato in casa. Tutto questo sta succedendo in un’estate in cui il direttore Pradé ha ammesso davanti ai microfoni della stampa di voler migliorare il piazzamento in classifica della scorsa stagione, aggredendo obiettivi di mercato anche fuori budget. “Quelli forti prima aspettano i top club, poi ascoltano anche noi”. Possiamo dire con certezza che il tempo di aspettare c’è stato eccome. Adesso serve un segnale per non rivivere per Gudmundsson, le ennesime “ore decisive per Longo”.

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