Proprio su questo, da quali ripartiresti?
"Ho letto che Bonaventura potrebbe andare via. Anche se con il contratto credo dipenda dalla società. Se lui, Nico non hanno altra scelta rimarranno qua. Io ho sempre detto a fianco dei giovani serve qualcuno di esperienza. Una punta forte abituata a fare gol serve, da lì puoi costruire una squadra. Bisogna cercare un sistema di gioco organizzato, senza improvvisare nulla, funzionale ai giocatori. Si può anche cambiare in una gara, ma serve la base. Alla Fiorentina manca un leader, un giocatore che a 10 minuti dalla fine dica cosa fare, valutare. La Fiorentina invece va tutta in avanti, o all'indietro. Spesso non senti l'allenatore con tutto il tifo, lì serve un difensore, un centrocampista che gestisca tutto."
Sei stato al Viola Parkin questi giorni, che impressione ti ha fatto:
"Bellissimo, la prima cosa che ho pensato è stata, toglietemi 30 anni di vita e fatemi giocare qui. Le gambe andavano da sole, vedendo tutte quelle cose belle. Dei campi perfetti, senza buche. Per uno come me cresciuto nel mondo del calcio, una cosa così ti fa venire voglia di tornare a giocare. Ai Campini ci si allenava tantissimo, e non soltanto la prima squadra. Il campo si rovinava, qui quando il prato si rovina vanno su un altro campo. Anche pensando magari un giorno di allenare un settore giovanile viola"
Claudio Ranieriha dato l'addio al calcio dopo la salvezza di Cagliari:
"Ranieri è stato sempre un grandissimo allenatore, e una grande persona. Lui mi ha voluto a Firenze, si era fatto male Baiano, e cercava una punta brava ad attaccare la profondità. Oggi gli esterni così mancano, spesso tornano indietro. Mentre se salti l'uomo apri gli spazi. Anche alla Fiorentina in pochi lo fanno, forse Sottil. Lui punta l'avversario, anche se spesso si perde, ma ha intenzioni almeno"
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