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Non ci resta che…Piątek?

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La domanda provocatoria sorge spontanea: il tabellino di Fiorentina-Verona, il senso del goal di Piatek e le tante occasioni sprecate

Paolo Poggianti

Partiamo dai freddi numeri: 6 goal realizzati in 9 gare disputate con la maglia della Fiorentina. Uno ogni 97' se consideriamo i 585' totali trascorsi in campo. È il ruolino di marcia di Krzysztof Piątek. Il doppio di ogni altro giocatore viola, da quando è tornato a calcare i campi di Serie A. E come per magia, in grado di ritrovare da subito l'eccezionale feeling con la porta che lo aveva contraddistinto nelle esperienze con Genoa e Milan. Il rapido ambientamento del pistolero polacco è sicuramente una delle note più liete che il mercato di gennaio ha lasciato in dote a Vincenzo Italiano. Il tecnico gigliato lo ha ribadito oggi, al termine della partita: "Piatek ha dalla sua che è concreto e trasforma ogni palla gol, cerca di darci una mano sotto il punto di vista realizzativo".

Istinto e (ir)razionalità

Un "killer-instinct" che è innato, non si impara, e del quale sembrano essere sprovvisti gli altri attaccanti a disposizione del tecnico, nativo di Karlsruhe. È sotto gli occhi di tutti la grande quantità di occasioni create e vanificate dall'attacco viola. Il sintomo - più volte lamentato dallo stesso Italiano - di scarsa concretezza e cattiveria sotto porta. Oggi, se mai ce ne fosse stato bisogno, se ne è avuta ulteriore conferma. Fatto salvo l'ex Hertha Berlino, il miglior marcatore della squadra è il capitano, Cristiano Biraghi con 5 goal. Il bilancio degli esterni offensivi parla chiaro: Sottil guida il gruppo a quota tre, mentre 2 reti ciascuno le hanno realizzate Saponara e Nico Gonzalez. 1 per Callejon (rispolverato oggi nella ripresa) e ancora nessuna per l'altro acquisto della finestra invernale, Ikoné.

Fiducia e realismo

Nonostante questa sterilità offensiva, Italiano si è detto fiducioso di una svolta vicina per acquisire il necessario cinismo in zona goal. Un bottino al quale dovrà cominciare a contribuire il prima possibile anche Arthur Cabral. La punta brasiliana è rimasta 90' in panchina nel match con gli scaligeri. Complice la non perfetta condizione fisica e una mossa controversa dell'allenatore viola: "Nico falso nueve? Speravo in qualche situazione in verticale, dove Nico è velocissimo. Cabral non è al 100%" -  così Italiano in sala stampa. La speranza è che ben presto la convinzione del tecnico si tramuti in realtà. I goal di Piatek sono manna dal cielo, ma non possono bastare per "mandare avanti la carretta". Ne va delle speranze dei tifosi viola e del sogno di poter centrare una qualificazione per tornare a giocare le coppe europee.

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