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Nico dà la carica per Frosinone. La mega inaugurazione del Viola Park: i dettagli

Nico dà la carica per Frosinone. La mega inaugurazione del Viola Park: i dettagli - immagine 1
La maggior qualità della Fiorentina dovrà fare la differenza contro i gialloblù di Di Francesco, Nico Gonzalez sicuramente giocherà ma non tutta la partita
Enzo Bucchioni Editorialista 

A Frosinone si va per vincere, ovviamente. Ce lo dicono la mentalità di questa squadra, quello che Italiano ha insegnato negli ultimi tre anni, ma anche il momento positivo da cogliere e, se volete, anche l’avversario non di prima fascia. Attenzione però, proprio per tutte le cose appena scritte, questa è una trasferta scivolosa. Il Frosinone è una bella realtà, Di Francesco sta ritrovando l’orgoglio dei giorni migliori e la squadra lo segue con l’entusiasmo della neopromossa che ha voglia di stupire. Se ci aggiungete la spinta dello stadio, le precauzioni da prendere non saranno poche. Serve l’attenzione al massimo livello, il rischio di queste infrasettimanali, per di più il giovedì, è proprio quello di non arrivarci al massimo. Un’amichevole. Tanto per non girarci intorno: servirà una Fiorentina migliore di quella che ha vinto a Udine. E’ vero che abbiamo lodato la prova di carattere, il cinismo, la capacità di soffrire e la crescita della mentalità di una squadra che è cresciuta, certe partite non le sapeva giocare, ma a Frosinone servirà maggiore qualità. Devi sapere anche vincere e adattarti alle partite come quella in Friuli, ma non deve essere la norma. O l’abitudine. Italiano ha costruito una macchina che fa calcio, che crea occasioni e a volte riesce a dare anche spettacolo. A Frosinone servirà una crescita generale e certe gare si vincono mettendo un campo il tasso tecnico notevolmente superiore. Mi immagino una partita dove proprio i giocatori di più alto livello riescano a fare la differenza. Chi? Nico Gonzalez, ad esempio. Ma anche il solito Bonaventura. O Arthur. Comincio così subito a parlare di formazione e di rotazioni. In porta giocherà Terracciano, dopo la partita da Superman di Udine credo che Christensen dovrà aspettare un po’. Deve crescere. In difesa Kayode al posto di Dodò, come a Udine. In mezzo Milenkovic e Quarta. Sull’esterno Parisi al posto di uno stanco Biraghi. In mezzo torna Arthur con Bonaventura e Duncan. I dubbi sono sul terzetto offensivo. Nzola o Beltran centravanti? Penso che l’ex Spezia debba giocare per un problema di struttura fisica, ma anche psicologico. E’ quello che più di tutti soffre l’astinenza del gol, avrebbe davvero bisogno di sbloccarsi ora che sta giocando meglio. Sugli esterni credo che Sottil possa avere un’altra occasione sulla sinistra. Nico gioca o non gioca? Non è al meglio dopo la botta col Genk, l’ultimo allenamento consiglierà Italiano. Sicuramente non giocherà tutta la gara, il dubbio è se farlo partire subito o inserirlo quando l’avversario comincerà a sentire la stanchezza. Aspetto anche il momento di Ikonè, i suoi dribbling che danno la superiorità numerica sono mancati. La rosa è ampia, le soluzioni non mancano, stiamo aspettando anche Barak e Maxime Lopez dopo il debutto dall’inizio a Udine.

Quanto mancherà Dodò

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Ovvio pensare che si accenderanno i riflettori su Kayode. Non è più un’alternativa, ma il titolare. Potrebbe entrare e non uscire più fino a gennaio quando la Fiorentina sul mercato dovrà portare a casa un esterno e un centrale difensivo. Tre mesi a tutto gas e per un ragazzo di diciannove anni non è una missione da poco. Come già scritto martedì scorso, le alternative possono essere Biraghi o Parisi a piede invertito e in caso di necessità il ricorso a un centrale adattato (Quarta) o il passaggio alla difesa a tre in certi spezzoni di partita. Non si pensa agli svincolati, sperando che Pierozzi possa rientrare presto. Intanto Dodò è stato operato a Roma dal professor Mariani, un punto di riferimento assoluto per interventi come questo. La ricostruzione del legamento del ginocchio destro è perfettamente riuscita, sei mesi classici per il recupero funzionale, poi si passerà alla parte atletica. Purtroppo solo con un miracolo o uno straordinario recupero lo restituiranno alla Fiorentina prima della fine della stagione. Ma speriamo di sbagliare. Logico che la sua qualità, la personalità e la voglia di essere dominante sulla fascia destra, ma anche la positività nello spogliatoio, mancheranno e non poco. Lo aiuteranno di sicuro nel recupero i macchinari e le strutture del Viola Park che sono al top della qualità e dell’innovazione a livello mondiale.


Si alza il sipario sul Viola Park

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A proposito di Viola Park, cominciano a emergere indiscrezioni sulla mega inaugurazione che è stata fissata per mercoledì 11 ottobre. Sarà il Commisso day, l’esaltazione del lavoro, della programmazione e delle idee di un presidente che arrivato in Italia quattro anni e mezzo fa per cambiare il calcio e far grande la Fiorentina, è stato frenato in gran parte delle sue idee dalle istituzioni calcistiche e soprattutto quelle politiche, ma il Viola Park è e resterà qualcosa di unico e di straordinario. Commisso è nella storia, una conseguenza per questa struttura straordinaria, una delle più belle al mondo. La cerimonia di inaugurazione vera e propria comincerà alle 19 con un grande show nello stadio Curva Fiesole, il più grande dei due costruiti nel Viola Park. Uno show che unirà la storia della Fiorentina a un grande spettacolo sul quale c’è l’assoluta consegna del silenzio, ma che sicuramente durerà almeno un paio d’ore, la fine dell’evento è prevista per le 21. In precedenza l’apertura del Viola Park intitolato a Rocco Benito Commisso, all’americana, ci sarà alle 17 e alle 17,30 per due gruppi distinti di invitati che avranno la possibilità di visitare tutta la struttura per più di un’ora. Alle 18,30 il trasferimento per tutti nello stadio Curva Fiesole dove, come detto, alle 19 comincerà la cerimonia di inaugurazione. Un grande evento. Torno brevemente sul rinnovo di contratto di Nico Gonzalez. Come sapete ha firmato fino al 2028, guadagnerà più di tre milioni di euro a salire con i bonus. Non so se resterà tutta la vita a Firenze come ha detto lui, ma trattasi di un evidente segnale di grande programmazione. Un’altra dimostrazione di buon calcio di una società che vuole crescere e intanto blinda i giocatori più importanti. Ricordo ai Soliti Noti che anche in questo caso hanno sminuito la notizia, “così lo vendono meglio”, che fosse stato per Rocco sarebbe rimasto anche Vlahovic al quale per il rinnovo furono offerti più di sei milioni di euro a stagione, rifiutati più volte. Ma quando conviene la memoria è corta… ---> LEGGI IL CALENDARIO STAGIONALE DELLE GARE DELLA FIORENTINA

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