La Fiorentina e Adrian Mutu sono tornati ad incrociarsi ieri a Bucarest. "Il fenomeno" viola adesso ha intrapreso la carriera in panchina ed è alla guida da qualche mese del Rapid Bucarest, sconfitto ieri 3-0 nel confronto con la squadra di Vincenzo Italiano. Adrian non ha celato l'emozione nel ripercorrere la sua storia viola, sempre molto legato a quanto vissuto negli anni a Firenze. Allenare la Fiorentina? "È un sogno nel cassetto - si è lasciato sfuggire - ma per ora sto bene e devo fare risultati con la squadra che alleno". Ecco, come se la cava Adrian Mutu da manager? Siamo andati a spulciare il suo percorso sin qui...
il focus
Mutu resta “il fenomeno” della Fiorentina, ma mister Adrian non lo è ancora
I primi passi in panchina...
—Adrian Mutu ha smesso ufficialmente di giocare nel luglio 2016, all'età di 37 anni. Appesi gli scarpini al chiodo il rumeno ha intrapreso fin da subito la carriera in panchina. Ora che di anni ne ha 43 può vantare già alcune esperienze in campo professionistico. La sua prima squadra è stato il FC Voluntari nella stagione 2017/18. Adrian entrò in carica nell'aprile 2018 per guidare la squadra di Super Liga fino al termine del campionato. Una parentesi di 11 panchine totali in cui il bilancio recita 4 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. 15 punti totali, per una media 1,36 a partita. La squadra, con la sua guida, terminò in modo tranquillo il campionato concludendo 10°, con 28 punti in 26 partite. Dopo una breve parentesi con la squadra riserve del Al-Wahda, ad Abu Dhabi, è andato a ricoprire quello che per il momento rimane l'incarico più prestigioso sin qui. Dal gennaio 2020 all'aprile 2021 è stato commissario tecnico dell'Under 21 della Romania. Alla guida della quale ha centrato la qualificazione all'Europeo di categoria del 2021. Alle prese con un girone proibitivo è riuscito a uscirne imbattuto: pareggio 1-1 con l'Olanda, vittoria per 2-1 con l'Ungheria e nuovo pari 0-0 con la Germania, futura vincitrice del torneo. Nonostante i cinque punti, a pari merito con tedeschi e olandesi, la peggior differenza reti sancì l'eliminazione anticipata dalla competizione. A seguito di quella delusione Adrian lasciò la panchina della selezione U21. Un importante traguardo nella sua carriera professionale lo ha centrato nell'aprile 2021, quando ha ottenuto la licenza Uefa Pro. L’ultimo livello di qualifica per chi ambisce a ottenere un profilo internazionale da allenatore.
...Fino al presente con il Rapid
—Lo scorso anno è tornato a guidare un club, sempre in SuperLiga rumena. Si trattava del FCU Craiova che ha guidato per 12 partite, ottenendo 3 sole vittorie, 3 pareggi e ben 6 sconfitte. Un bilancio che ha persuaso la dirigenza a sollevarlo dall'incarico già ad ottobre, dopo la sconfitta 0-2 nel derby con l'Universitatea Craiova. A marzo di quest'anno la nuova chance nella capitale, con la chiamata del FC Rapid. Giusto il tempo di prendere le misure e ripartire con la nuova stagione 2022/23. Un'annata nella quale sta guidando la squadra al terzo posto provvisorio, a -10 dal Farul Constanta di Gheorghe Hagi (e Munteanu) capolista e al più quotato Cluj, avanti di 7 lunghezze. Il ruolino recita 32 panchine totali, condite da 19 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte. 62 punti ottenuti, con una media per partita sotto la sua gestione di 1,94. Niente male, ma si tratta pur sempre del campionato rumeno. Non certo il più probante a livello internazionale. "Senza la Fiorentina in questo triangolare non avrei accettato di giocarlo" - parole e musica di Adrian che, a dispetto delle legittime ambizioni, dimostra di essere focalizzato sul campionato rumeno in pieno svolgimento. Sicuramente Adrian dimostra di avere del potenziale, e chissà che prima o poi non lo vedremo davvero sedersi su una panchina di Serie A.
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