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L'intervista

Monti a VN: “Lavorerò a Radio Stella. Vlahovic, Sottil e Berardi: vi dico la mia”

Monti a VN: “Lavorerò a Radio Stella. Vlahovic, Sottil e Berardi: vi dico la mia”

La nostra intervista al noto tifoso viola che annuncia l'inizio di una nuova avventura radiofonica

Gabriele Moschini

Tra Fiorentina e l'emozione per la nuova avventura in radio, Gianfranco Monti si racconta a 360° in esclusiva a Violanews. Questi i pensieri del noto tifoso viola, che non nasconde l'euforia per l'inizio di campionato scoppiettante per i colori

Innanzitutto le chiedo se si sarebbe mai aspettato un inizio di campionato così convincente per la Fiorentina?

"No sinceramente, però ci speravo tanto. Già dagli allenamenti di Moena si capiva che quest’allenatore era un’altra roba. Ha carattere, personalità e idee che ha fatto vedere in Trentino. Quando uscì il calendario c’era molto pessimismo, ma non è andata così. Hai perso due partite contro due squadre che hanno un organico superiore e in cui avresti potuto portare a casa anche dei risultati migliori. Comunque sia sono molto soddisfatto."

Quanto conta la mano di Italiano?

"Tutti dicono che in una squadra importante l’allenatore non conta più del 20%, poi contano i giocatori… Bha io non ne sono tanto convinto. Nel caso della Fiorentina, i giocatori sono quasi gli stessi degli ultimi due anni. E sappiamo come sono andati… Credo che Italiano stia contando veramente moltissimo"

In questo momento a non convincere a pieno sono il pacchetto di offensivi, secondo lei si dovrebbe intervenire già nel mercato di gennaio?

"Innanzitutto gli acquisti della Fiorentina mi sono piaciuti, però devo dire sinceramente che manca un esterno e soprattutto una punta dietro a Vlahovic. Kokorin nelle occasioni che ha avuto è stato di fatto non pervenuto. Su Sottil, invece, non capisco questa critica forte. La stessa che mette nel mirino Dragowski. Sono giocatori che messi sul mercato, alle 6 di oggi pomeriggio li hai venduti dopo pochi secondi. Sottil a me piace, è un giovane. Abbiamo aspettato Vlahovic, perché non aspettare lui. Io avrei voluto un altro esterno per dare una mano a Riccardo. Se poteva essere fatto uno sforzo importante, con l’arrivo di un esterno la Fiorentina era molto competitiva."

L’arrivo di un esterno importante, come Berardi, non si sarebbe corso il rischio di rallentare la crescita di Sottil?

"Berardi per me era un sogno. Con lui in squadra fai veramente un salto importante di qualità e rischi di essere una squadra in lotta seriamente per l’Europa. Poi, allo stesso tempo, non avrebbe tappato le ali a Sottil. E lo dimostra Italiano: sta facendo giocare veramente tutti, con il mister ogni calciatore sa che non giocherà solo quelle 2-3 partite l’anno. Tutta la squadra sta sulla corda, non c’è nessuno che è sicuro di non giocare, l’occasione arriva per tutti. E’ questa la bravura di Italiano."

Non posso non chiederle del rinnovo Vlahovic, argomento divenuto caldissimo negli ultimi giorni, che idea si è fatto su questa vicenda?

"La Fiorentina ha fatto il massimo di quello che poteva fare. Quello che ha offerto a Vlahovic è un contratto vero e importante. Io vado un po’ controcorrente e ti dico che, se firmasse (e a me farebbe ovviamente piacere) non è detto che poi non vada via. Metti che domani Vlahovic firma e stabilisci una clausola a 70-80 mln, arriva la squadra X e li offre, Dusan se ne va. Questo anche se ha firmato un contratto. Se firma meglio, ripeto, perché sarebbe un segnale importante. Però quello che sta dimostrando il ragazzo è una grande serietà."

Infine, se può presentare in esclusiva a Violanews un importante novità nella sua carriera radiofonica con l'esordio nel programma musicale che andrà in onda su Radio Stella a partire dal 4 Ottobre:

"Innanzitutto la cosa importante è che questo Covid mi ha già segnato oltre che nel fisico, ma già facevo schifo prima (ride, ndr), anche nella mente, che mi ha cambiato molto. In questo momento credo che la qualità della vita sia la cosa più importante che un essere umano possa avere. Quindi ho pensato di lasciare dopo 34 anni il Nazionale. Potevo lavorare anche quest’anno, ma io voglio starmene a casa mia. E quando mi è arrivata l’offerta di Radio Stella, che è la sorella di Radio Bruno, mi ha intrigato moltissimo. Innanzitutto perché come ho detto è a casa mia, poi perché mi piace e infine perché è una radio ancora da “scartare”, tutta da scoprire. Quindi per me è stimolante poter essere il primo che entra in voce a Radio Stella. Inizierò appunto il 4 e occuperò la mattina. Starò in onda dalle 8 alle 11, non tre ore fisse, ma gli appuntamenti saranno quattro e dureranno 15-20 minuti perché secondo me una radio musicale viene ascoltata per la musica. Io il parlato cercherò di farlo cercando di intrattenere e portare alla mente i ricordi degli ascoltatori con la scaletta dei brani che sceglierò."

 

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