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Milenkovic, l’aria di Moena fa bene: Italiano e Barone provano a smentire Pradè

Milenkovic Italiano
Chi bluffa e chi la racconta giusta? Il ds o il dg e il tecnico?

Federico Targetti

Ci ricordiamo tutti di come l'anno scorso, di questi tempi, Nikola Milenkovic partiva per quello che doveva essere il suo ultimo ritiro con la Fiorentina. 17-31 luglio 2021, tutti agli ordini di Italiano tranne i sudamericani impegnati nella rassegna continentale vinta dall'Argentina di Quarta e Gonzalez. Doveva essere l'ultimo, per Milenkovic, perché il Tottenham di Paratici e soprattutto il West Ham si erano ormai accreditate per aggiudicarsi le prestazioni del centrale serbo, salvo poi una virare su Romero, l'altra abbandonare a causa delle perplessità del tecnico David Moyes. E così, senza alternative di spicco, Milenkovic, che non si è mai risparmiato per un solo secondo, è stato ben felice di firmare il rinnovo per permettere alla Fiorentina di mantenere il diritto a una somma non irrisoria dalla cessione. Italiano, indicato dal difensore come una delle ragioni per cui ha firmato, glielo ripeteva continuamente: "Un giocatore che se ne vuole andare non si allena così bene".

Ci si riprova

Nell'intervista dell'altro ieri a Sky, Italiano ha sottolineato come le cose potrebbero andare nello stesso modo anche in questa preseason: "Già l'anno scorso aveva richieste ma ha deciso di rimanere, la situazione si sta ripetendo. Vediamo come si evolveranno le cose, ma il ragazzo ha capito benissimo cosa significa lavorare nella Fiorentina e in questo gruppo". C'è da crederci? Nì, perché il prezzo rimane non proibitivo (15 milioni) e le big del nostro campionato come Juve e Inter avranno presto bisogno di rinforzi in difesa. Ma anche il dg Barone, ormai sei giorni fa, ha ribadito che la dirigenza gigliata farà tutto il possibile per non vendere Milenkovic. E ieri, in conferenza stampa, Italiano ha ribadito che "lui è nostro e si sta allenando con grande serietà e applicazione". Scene che nel mercato non sono nuove, e che non vanno prese come promesse di incedibilità. Del resto, c'è anche chi, all'interno della Fiorentina, è ben più possibilista rispetto ad un addio del difensore serbo.

Milenkovic, l’aria di Moena fa bene: Italiano e Barone provano a smentire Pradè- immagine 2

 

Chiarezza, fin da subito

Daniele Pradè ha risposto a tutto, proprio tutto nella sua conferenza di qualche tempo fa. E non poteva mancare la domanda su Milenkovic: "Quest'anno non possiamo negargli il passaggio ad una grande squadra". Il punto è: la grande squadra c'è? Il Napoli sta guardando ad altri profili, l'Inter sta per chiudere per Bremer e poi dovrà capire cosa farà De Vrij; invece, la Juventus rappresenta un "rischio" serio dopo che Koulibaly è sfumato. L'unico dispiacere sarebbe quello di vedere l'ennesimo beniamino "scolorirsi" e passare agli eterni rivali, ma stavolta almeno siamo ben preparati all'addio. E se così non sarà, allora applaudiremo alla società e, soprattutto, a Niko.Perché, come l'anno scorso e quello prima, qui c'entra molto il fatto che Milenkovic non ha e non ha mai avuto chissà quale fretta di andarsene.

Milenkovic come Milinkovic

Un po' come quello che succede ogni anno a Sergej Milinkovic-Savic. Oppure a Berardi. Quei giocatori che sono ambitissimi sul mercato, ma alla fine, in mancanza di affondi decisi da parte delle pretendenti, fanno spallucce e continuano ad essere re nel loro mondo. Sarà ancora così? Italiano ne è convinto, Barone ci prova, Pradè non promette nulla.

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