Ma perché un si compra noi?
—Divenuto celebre per quel "Que miras bobo?", Wout Weghorst è molto di più. Rewind: 9 dicembre 2022, quarti di finale del Mondiale in Qatar. L'Olanda è sotto 2-0, praticamente fuori, poi al 78° entra lui: prima un gran colpo di testa, poi uno schema su punizione dal limite riuscito perfettamente al minuto 101 costrinsero l'albiceleste a soffrire e guadagnarsi la semifinale soltanto ai calci di rigore. Polemiche, provocazioni, post gara infuocato con Messi che durante l'intervista punta Weghorst con la frase divenuta virale "cosa guardi scemo?" rivolto proprio all'attaccante olandese che lo stava fissando. L'essenza del pennellone olandese è questa: entro e risolvo problemi. Per questo Koeman difficilmente se ne priva, soprattutto a gara in corso, e anche oggi contro la Polonia al primo pallone toccato è stato decisivo. Palla dentro di Frimpong, zampata mancina e vittoria degli Oranje.
La carriera di Weghorst
—Classe 1992, si mette in mostra prima all'Emmen (seconda serie olandese), poi all'Heracles Almelo prima della chiamata dell'AZ Alkmaar a 24 anni. In due stagioni con i bianco-rossi segna 45 gol in 86 presenze attirando l'interesse del Wolfsburg che lo acquista nel 2018 per circa 10 milioni di euro. L'impatto con la Bundesliga è ottimo: 17, 16, 20 gol nelle prime tre stagioni con i lupi, poi nel gennaio 2022 passa al Burnley e ne segna solo 2 in metà stagione, culminata con la retrocessione in Championship. Passa dunque in prestito prima al Besiktas, dove ritrova continuità di gol, poi al Manchester United del connazionale Ten Hag senza troppa fortuna (zero reti in Premier, 2 totali in sei mesi), infine l'esperienza sempre in prestito all'Hoffenheim. Ma se negli ultimi due anni è mancata la costanza con i club, in nazionale è sempre stato un punto fermo. Ovviamente a gara in corso...
Caratteristiche tecniche e valore
—Non certo velocissimo, nemmeno troppo tecnico (anche se negli ultimi anni è riuscito a limare qualcosa), Weghorst rappresenta il centravanti "tipo" del gioco di Palladino. A Monza il tecnico viola ha avuto Petagna e Djuric come riferimenti offensivi, se a Firenze potesse contare sull'olandese sarebbe un discreto upgrade. Centravanti vecchio stile, abile nel gioco aereo (grazie ai suoi 197 centimetri d'altezza) e nelle sponde, ma spesso letale negli ultimi sedici metri, può rappresentare un affare. Ancora sotto contratto con il Burnley fino al 2025, può liberarsi con pochi milioni di euro vista la nuova retrocessione in Championship dei Clarets. Una nuova rinascita? Perché no, un pensiero la Fiorentina non può non farcelo...
© RIPRODUZIONE RISERVATA