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L'intervista

Lucchesi a VN: “Agenti da disciplinare, ma non chiamiamoli problemi. Vi spiego”

Lucchesi

Abbiamo contattato in esclusiva l'ex dirigente Viola Fabrizio Lucchesi che, in una bella intervista, ci ha dato la sua lettura sul tema procuratori e sugli argomenti più più caldi nella piazza fiorentina

Filippo Caroli

Siamo al giro di boa di questo campionato che, per tanti aspetti, non possiamo che definire sorprendente per questa Fiorentina. Per trarre un bilancio di questa mezza stagione e per parlare dei temi più caldi nella Firenze calcistica, abbiamo contattato chi in Viola ha lavorato come dirigente. Fabrizio Lucchesi ha parlato in un'intervista esclusiva ai nostri microfoni. Queste sono le sue parole a Violanews.com:

Lucchesi, che le pare della Fiorentina vista in questa prima metà di stagione?

"Mi ha fatto una buona impressione in termini assoluti e ottima in termini relativi. Buona perché si tratta di una stagione importante che inizia nel rispetto dei valori che rappresenta la Fiorentina nella storia del calcio italiano. Ottima perché dobbiamo tener conto delle difficoltà che ci sono state per l'ennesima volta nel ripartire da capo con un nuovo allenatore. Ricominciare è sempre difficile e faccio i complimenti ad Italiano e alla dirigenza."

Lei che un posto nella dirigenza gigliata lo ha occupato in passato, che giudizio dà dei vertici societari Viola?

"Non me la sento assolutamente di esprimere giudizi. Però, posso dire, da fiorentino che vive fuori Firenze, che Commisso si è presentato bene. Parlò di progetti, programmi e ha fatto investimenti infrastrutturali mostrando una voglia di investire nel medio e lungo periodo. Poi, certo, alcune scelte sono state sbagliate e non hanno trovato molta continuità sportiva, che è fondamentale. Ora sembra sia stato trovato un equilibrio, e io non posso che augurare il meglio a questa squadra."

La società gigliata è scesa in campo in maniera molto forte nella lotta allo strapotere dei procuratori, lei che idea si è fatto?

"Il calcio, come la società civile, è in continua evoluzione. Oggi c'è una figura professionale nuova in questo modello che occupa una posizione fondamentale: il manager degli atleti. Siamo ad un punto di non ritorno ma per me è sbagliato chiamarli 'problemi'. Penso però che questa figura vada disciplinata. Io non ho mai visto un procuratore che punta la pistola ad un direttore o a un presidente. Se hanno preso tutto questo spazio è perché qualcuno glielo ha dato. Penso che tutto il sistema fosse un po' impreparato ma, ripeto, il problema è non disciplinare uno degli elementi che compongono il puzzle del mondo professionale calcistico. Se ne sente parlare da anni, ma ancora queste norme non sono venute fuori"

Lo slancio mostrato dal presidente Commisso potrebbe essere utile in questo senso?

"Commisso è quello che alza la voce e che racconta a tutti questo problema. Ma si tratta di una problematica che va risolta a livello internazionale. Merito al patron Viola che fa da portavoce per quelli che chiedono una regolamentazione di questa figura, ma si tratta di una questione che va disciplinata a livello internazionale. Per questo dico che è complesso e non di facile attuazione. Qualcosa è già stato fatto, è vero, so che il presidente Gravina ci sta lavorando. Ma ora serve accelerare".

Sempre a proposito di procuratori, il caso Vlahovic sembra essere davvero emblematico

"Quando ho visto che la Fiorentina ha deciso di continuare con lui a giugno credevo ci fossero delle intese per prolungare il contratto. Altrimenti potevano incassare una bella cifra e rifare la squadra. Oggi, con Vlahovic che ha detto al mondo di voler andar via, i Viola perdono forza negoziale. La società non si fa però prendere per il collo perché la proprietà è molto forte. Ma va riconosciuto che Vlahovic si sta comportando benissimo e sta dando il 110%. Inoltre, gli va riconosciuta una certa onestà intellettuale. Io preferisco una verità amara a una bella bugia. In pochi avrebbero avuto il coraggio di dichiarare una volontà così esplicita a Firenze. Dunque, in tutta questa vicenda ci sono anche delle note oneste. I manager Viola, se non l'hanno già fatto, stanno lavorando per trovare un valido sostituto, anche se non sarà semplice. Ma il mondo non si ferma per nessuno."

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