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L’ex allenatore di Castrovilli a VN: “Dietro la scelta ci sono i procuratori”

L'ex allenatore ai tempi del Bari di Castrovilli, Luigi Nicassio, ha parlato della situazione del calciatore e quello che deve dimostrare adesso per riprendersi la fiducia della piazza

Luigi Nicassio, ex allenatore di Gaetano Castrovilli ai tempi del Bari, è stato intervistato ai nostri microfoni sulla situazione riguardante il giocatore e quanto successo nei giorni scorsi. Di seguito le sue parole.

Che tipo di ragazzo è Castrovilli?

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"Gaetano, oltre ad essere un bravo ragazzo, è sempre stato rispettoso e preciso nei nostri confronti. I giorni degli allenamenti, per arrivare a Bari, si faceva tutti i giorni 100 Km. Quello che si è guadagnato ora se lo merita tutto. Ha sempre svolto il lavoro in modo egregio. Lui ha fatto danza per tanto tempo, però le sue qualità sono elevate, sia tecniche che di pensiero, perché nel calcio se non hai personalità non vai avanti. Lui è stato bravo in questo, facendo capire a tutta Italia il suo valore. Peccato per questo piccolo incidente, perché l'aveva portato nel campionato più importante del mondo: la Premier League".

Le cessione è più una scelta del giocatore o di Italiano?

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"Dietro queste scelte ci sono sicuramente i procuratori. Poi certamente anche lui aveva capito che Italiano non gli avrebbe dato la certezza del posto, quindi l'aveva preso come un'ottima scelta quella di andare in Premier. Sarebbe interessante da capire cosa sia successo veramente. Sono cose che sanno solo lui e il procuratore. Io ancora non ci ho parlato".

Questa situazione può dargli una scossa a livello mentale?

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"In questa situazione ora Gaetano deve rimboccarsi le maniche e far capire a Italiano che la scelta forzata di rimanere a Firenze può essere un tassello in più anche per la Fiorentina. Perché non dimentichiamoci che è un bel giocatore. Non stiamo parlando di un giocatore qualunque. Può essere un valore aggiunto".


In quale zona di campo lo vede meglio?

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"Da piccolo noi gli facevamo fare quella che voleva in mezzo al campo, perché le qualità ce le ha. In Serie A per me lui può giocare sia mediano che dietro la punta, visto che ha un cambio di passo importante. Lui è forte sia tecnicamente che fisicamente. Prima era magrolino e noi ci scherzavamo anche su, ma adesso ha anche fatto un fisico importante".

Lui è stato molto sfortunato con gli infortuni. Dopo l'ultimo infortunio ha avuto il bisogno di un mental coach per uscirne. Questa potrebbe essere un'altra mazzata difficile da superare?

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"Quando uno arriva a giocare in Serie A deve avere il cervello e il fisico sempre pronti ad ogni chiamata del mister. Gaetano deve rimboccarsi le maniche, anzi le gambe (ride, ndr), e far capire a Italiano che è sempre il Castrovilli di sempre. Poi a Firenze penso che gli vogliano bene e quindi il calore della città lo faranno ritornare quello che tutti conosciamo e abbiamo visto. Lo spero veramente per lui, perché ama immensamente la città".


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