La borsa di Italiano
—E' una specie di Mary Poppins, Italiano. Ha una borsa dalla quale può far saltar fuori qualsiasi cosa, in qualsiasi momento: un passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, un terzino che imposta venendo dentro al campo, un mediano (Torreira) che diventa incursore, un difensore centrale (Quarta) che si trasforma prima in regista e poi in centravanti, Beltran prima seconda punta e poi mezzala. Dobbiamo continuare? Giusto così, per chiarire a chi lo definiva “talebano” e “integralista” che l'unica cosa su cui non cambierà mai idea è la mentalità. Ecco. Quella, non muterà mai. Avrà sempre coraggio, il mister, andrà sempre incontro al pericolo. E pazienza se ogni tanto questo lo espone a qualche rischio e a dolorose sconfitte. Alla lunga, vincerà sempre chi sceglie di proporre, e non di distruggere. Un patrimonio, questo, sul quale la Fiorentina farebbe bene ad investire. A prescindere da quello che accadrà in futuro. Perché questo allenatore ha piantato nei prati del Viola Park una mentalità da grande squadra, ha riportato identità e ripartire da zero, magari cambiando completamente strada, sarebbe l'errore più grande che si possa commettere.
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