LE STRA-GELLE: Sottil eurogol, Fiesole che cori. Salernitana, ma che stilista hai!

2 all'intervento di Pirola su Arthur. Magari la Salernitana avrebbe perso lo stesso vista la differenza abissale tra le due squadre, ma di sicuro l'entrata in ritardo sul brasliano che ha originato il rigore poi trasformato di Beltran è stato l'errore tecnico più clamoroso del pomeriggio. Meglio per i viola, che una volta sbloccata la partita, non hanno avuto più nessun problema.

4 a Pippo Inzaghi. Non tanto per la prova (inguardabile) della Salernitana, quanto per gli errori di formazione. Soprattutto in attacco, dove escludere Dia appare inconcepibile. E poi è quasi irriconoscibile: chi se lo ricorda tarantolato in campo. vederlo quasi inerme – e imbiancato - in panchina se lo spiega difficilmente.

5 alla tuta della Salernitana e al cappellino di Terracciano. Va bene che non siamo a una sfilata di moda ma anche l'occhio vuole la sua parte. Impresentabile la fascia rossa fosforescente sulla gamba sinistra della tuta dei campani: viene da chiedersi chi è lo stilista che l'ha disegnata. Bruttino anche il copricapo parasole del portiere viola, quanto meno un po' antico. Meno male che gli ospiti nel primo tempo non hanno mai tirato in porta...

9 alla fantasia della Fiesole. Sicuramente da censurare il coro “salernitano sei uno zingaro” che costerà una multa alla società, viene da chiedersi a chi sia venuto in mente quello sul reddito di cittadinanza recentemente abolito e intonato più volte durante la gara sulla note di “Come fate senza il reddito?”. Al di là della condannabile ironia sul fatto che al meridione si cerchi di lavorare poco, serve un bello sforzo per andare a pescare uno sfottò di questo tipo nei confronti dei – tanti - tifosi avversari presenti.

10 al supergol di Sottil. Poteva risparmiarsi il dito sul naso a zittire i critici, ma il gesto tecnico del 2-0 viola vale il prezzo del biglietto. “E un grande giocatore” aveva detto Inzaghi alla vigilia: a Firenze qualcuno aveva sorriso, lui si è preso la rivincita. Sfornando anche l'assist per il 3-0 a Bonaventura. Sotto gli occhi del padre Andrea che dopo le amarezze per l'esonero a Udine si è gustato la corsa a perdifiato del figlio che gli ha dedicato la prodezza.

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