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VN – Brocchi: “Dzeko? Non guardo la carta d’identità. Kean dovrebbe rimanere”

Brocchi
Christian Brocchi ha parlato di molti argomenti legati alla Fiorentina: da Edin Dzeko a Stefano Pioli, passando per Moise Kean
Alessandro Guetta Redattore 

L'ex centrocampista di Milan e Fiorentina, Christian Brocchi, ha parlato direttamente dalla Fortezza da Basso di Firenze, luogo della fiera di "Pitti Uomo". Ecco le sue parole sulla squadra viola raccolte dal nostro inviato:

"Sono rimasto solo un anno a Firenze, però è una città che mi è rimasta nel cuore. Quella stagione fu molto intensa e bella".

Pioli

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"La Fiorentina è andata su un tecnico bravo, di grande esperienza. Sa gestire bene tutta l'ambiente, visto soprattutto che Firenze non è una piazza facile per gli allenatori. La tifoseria viola è molto importante e chiede sempre tanto alla propria squadra. La società vuole raggiungere risultati importanti e Pioli è la scelta adatta per crescere ancora".

Dzeko

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"Non bisogna mai guardare la carta d'identità di un calciatore. Se sta bene fisicamente e merita di giocare è giusto che scenda in campo. In questo momento della mia vita, sono a favore dei giovani. In Italia il talento c'è, ma non viene valorizzato. Vorrei vedere più giocatori italiani in campo e meno squadre formate da soli stranieri".

Cosa serve al centrocampo viola?

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"C'è già una buona base di partenza. Mandragora e Fagioli sono due giocatori di grande talento e personalità. Penso che nella costruzione di una squadra si debba guardare le caratteristiche dei singoli calciatori e quindi basterebbe inserire nel centrocampo viola dei giocatori totalmente diversi da Mandragora e Fagioli".

Bennacer è il nome giusto per la mediana?

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"In giro ci sono tanti giocatori bravi. Spero che si vada sempre sui giovani italiani. Nei settori giovanili e nelle serie minori ci sono tantissimi calciatori bravi che potrebbero dare una mano, tanto quanto alcuni stranieri che giocano in Serie A".

Kean?

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Nel momento che un giocatore vuole andarsene è controproducente tenerlo in rosa. Penso che debba essere felice lui. A Firenze ha trovato l'ambiente favorevole dove tutti lo amano. E' un calciatore di grande forza e qualità. La scelta è solamente sua, non penso che andar via dalla Fiorentina possa garantirgli un qualcosa in più. Firenze gli regala la giusta considerazione e confermarsi un altro anno a Firenze potrebbe essere la scelta ottimale per lui".