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Vitale a VN: “Oggi la Fiorentina non ha società. Nessuno decide. E Commisso?”

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Fra campo e mercato, ci siamo fatti dare una mano dall'esperto dirigente per fare le carte ad una situazione complicatissima
Filippo Caroli Redattore 

La Fiorentina è in una crisi conclamata che l'ha portata ad occupare le posizioni più basse della classifica. La squadra non rende, la società è finita nel mirino della contestazione e anche i giocatori appaiono sottotono. Come uscire da un momento così? Difficile a dirsi, ma per analizzare il momento ci siamo fatti dare una mano dall'esperto dirigente Pino Vitale, che a differenza di molti vede una luce in fondo al tunnel. Le sue parole in esclusiva a Violanews:

Buongiorno direttore. La Fiorentina ha soli 4 punti in 8 partite, che idea si è fatto di questo periodo?

"Il momento è particolare. Però, come mi diceva sempre un allenatore importante: “Caro direttore, a volte serve anche un pareggio per fermare la discesa. La Fiorentina ha portato a casa un pareggio rocambolesco contro il Bologna perché, in realtà, quella era una partita persa. È andata male, sì, ma guardiamo il lato positivo: poteva finire peggio. Quel punto, per come è arrivato, può dare una spinta mentale importante alla squadra e all’allenatore. Vediamo come andrà domani sera: ci sta anche di perdere, ma poi arrivano Lecce e Genoa, e lì la Fiorentina può davvero fare sei punti. Io credo che ci sia la possibilità di rialzarsi."

Quindi per adesso conferemerebbe con forza Pioli? 

"Certo, sarei assolutamente favorevole a trattenere Pioli in panchina, perché sono convinto che contro Lecce e Genoa la Fiorentina possa vincere. Non può essere una sola partita, quella con l’Inter, a decidere tutto. Anche perché domani la Fiorentina non ha niente da perdere e, comunque, l'ultimo punto conquistato è stato importante: ha dato forza mentale. Se la viola avesse perso, sarebbe stato un dramma, il portiere stesso ha detto che si poteva perdere 6-0. Quindi sì, quel pareggio ha dato coraggio. Ora va a Milano senza pressione"

Pensa che la Fiorentina abbia problemi a livello dirigenziale?

"Non è polemica dire che oggi la Fiorentina non ha società. Barone voleva fare calcio e non c'entrava nulla con la materia, ma almeno faceva il dirigente. Ora nessuno può prendere decisioni. L'unico è  Commisso, ma è lontano e non dà segni di presenza. Su Ferrari e Pradè... Un mio amico mi diceva una cosa"

Cioè?

"Con la quale o senza la quale il mondo rimane rimane tale e quale. Serve una figura forte. Io parlavo di Tare qualche anno fa, ma era una figura troppo ingombrante. Guardate che è accaduto con Antognoni, che sarebbe stato la figura ideale in questo momento. Serve qualcuno che s'intenda di calcio"

A chi sta pensando?

"A profili come Paolo Maldini, Giovanni Galli, Cesare Prandelli... Qualcuno che si possa confrontare con l'allenatore. Ma ripeto, al momento manca chi può prendere decisioni come questa."

Tornando al campo, pensa che la stagione sia già compromessa in Serie A?

"A livello sportivo, tutto può ancora succedere. Io non credo che questa sia la vera Fiorentina: i giocatori stanno rendendo meno del loro potenziale, ma non sono scarsi. E poi la squadra ha ancora due coppe da giocare dove si potrà andare avanti, anche perché fino alle fasi finali non ci sono avversari imbattibili. Diciamo pure che alcuni sono proprio degli scappati di casa, con tutto il rispetto. Secondo me, la Fiorentina si riprenderà anche in campionato e chiuderà nella parte sinistra della classifica."

Pensa che il mercato estivo sia stato sopravvalutato?

"Al di là delle valutazioni, credo che la Fiorentina, per fare bene, abbia bisogno di ritrovare Fagioli e Gudmundsson. Sono loro, con le loro caratteristiche, che possono cambiare la squadra. Gli altri, come Dodò, stanno faticando; Piccoli e Dzeko possono crescere, ma la vera svolta passa da quei due. Se ritrovano la forma, la Fiorentina tornerà a essere quella dell’anno scorso."

Si ringrazia Pino Vitale per la consueta disponibilità