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Vanoli conosce il greco, dalla A alla Z: l’ultimo Sirtaki all’Akratitos

Paolo Poggianti Redattore 
Perché Vanoli conosce il greco, inteso come campionato? L'ultima esperienza da calciatore e la prima in campo europeo da allenatore viola

Io ho avuto la fortuna di poter sapere cosa è il campionato greco.

In molti si saranno chiesti, noi compresi, a che cosa si riferisse Paolo Vanoli con queste parole in conferenza stampa, alla vigilia della partita contro l'AEK Atene. Per rispondere bisogna tornare indietro di oltre venti anni. Vanoli vive gli ultimi scampoli di un'ottima carriera, trascorsa perlopiù in Serie A. Dopo essersi svincolato dalla Fiorentina nel 2002, a seguito del fallimento, è ripartito da Bologna prima di vivere l'affascinante esperienza scozzese coi Glasgow Rangers. Non l'ultima e neppure la più particolare delle sue avventure all'estero.

L'ultimo Sirtaki

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A gennaio 2005 il ritorno in Italia: al Vicenza, in Serie B. Trascorrono solo sei mesi e Vanoli viene girato in prestito proprio in Grecia, dove indossa la maglia dell'Akratitos, nel campionato ellenico. La squadra della piccola città di Ano Liosia, nella regione dell'Attica. È qui, nella prima parte della stagione 2005/2006, che ha modo di saggiare il calcio greco. A dire la verità la sua è poco più che una comparsata: 4 le presenze (332') nella Alpha Ethniki (l'attuale Super League ndr) e 1 (75') nella Coppa Nazionale. Quel che rimane - di fatto - è che si tratta della sua ultima esperienza tra i professionisti. Ed è tra l'altro un destino beffardo che condivide con la compagine ellenica di cui ha vestito la maglia. In quella disgraziata stagione si piazza all'ultimo posto, retrocedendo. La stagione seguente addirittura arriverà il fallimento e la conseguente relega in quarta divisione. Torniamo a Vanoli: a gennaio 2006 rientra a Vicenza (senza rimettere piede in campo). Conclude infine la carriera tra i dilettanti con il Castelnuovo Sandrà, a luglio 2007.

Alpha e Omega

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Dalla Grecia alla Grecia, dall'Alpha all'Omega, principio e fine dell'alfabeto greco. In vista di un nuovo inizio europeo alla guida della Fiorentina. E stasera il tecnico gigliato vuol ripartire da lì, da quei rudimenti di greco che ha avuto modo di "studiare". Per far sì che possa non essere "lingua morta", ma un classico da tradurre nel presente. Un'applicazione concreta per i suoi giocatori, nella partita di stasera:

L'AEK Atene mi è piaciuto molto dalle sedute video. Mettono sei uomini ad attaccare la linea difensiva. Hanno giocatori di gamba sugli esterni e sono a tre punti dalla prima in campionato. La tifoseria è calda. Hanno la migliore difesa del campionato a parimerito. Sono passati tanti giocatori dal nostro campionato.