Due stagioni fa, in un qualsiasi Metz-Le Havre di Ligue 2, ecco la dimostrazione di tutte le abilità del centrocampista classe 2002. Un match qualsiasi? Niente affatto; non a caso in quella stagione 2022/2023 del secondo campionato francese, a trionfare sarà proprio il Le Havre con il Metz secondo a solo 3 punti di distanza. Quella sfida del 13 marzo, finirà 1-1 e a siglare il pareggio è proprio Richardson.
Palla sulla sinistra, inserimento da quasi mezzala pura, uno contro uno sulla linea di fondo, palla da una parte, braccio "ad alettone" per tenere lontano l'avversario e mancino folgorante sotto l'incrocio dei pali opposto.
Insomma, rete sinonimo di forza, potenza e consapevolezza dei propri mezzi fisici. A Firenze già abbiamo sperimentato la ricerca di un simile giocatore, ma in un'altra posizione, M'bala Nzola passato ora al Lens. In lui si è sempre cercata la massimizzazione di quella forza fisica dimostrata a La Spezia, ma spesso l'attaccante angolano ha dato l'impressione di non essere al 100% consapevole delle qualità che la sua forza fisica poteva offrire, a lui in primis, ma soprattutto alla squadra. Qui invece cambia la visione e questa rete ne è la dimostrazione.
Lo stesso Richardson nel parlare di questo episodio decisivo, in un'intervista a sofoot.com, racconta:
Nel mio gol a Metz, vedo che in me c'è un qualcosa di istintivo nell'allontanare e tenere a distanza i difensori con il mio corpo. L'uso delle braccia è sicuramente uno dei resti degli anni in cui giocavo a basket con mio padre negli States. Quando la palla è in mio possesso serve utilizzare ogni mezzo possibile per non perderla.
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