Siamo pronti a mettere l'elmetto e vivere i quindici giorni più caldi del mercato viola. Nessuna entrata, infatti, da qui al 1 settembre, sarebbe paragonabile alla permanenza di Moise Kean, 25 reti nella stagione 2024/25 in tutte le competizioni, una minacciosa clausola rescissoria nel contratto valida nei primi 15 giorni di luglio.


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Quindici giorni di attesa, e poi? Cosa succede se la clausola di Kean scade
Della clausola sappiamo più o meno tutto, ricapitoliamo brevemente: 52 milioni di euro è il valore, che chiunque volesse potrà mettere sul piatto in un'unica soluzione per scavalcare la Fiorentina e trattare direttamente con il giocatore; nel momento in cui Kean accetta i termini personali e l'eventuale destinazione, l'affare si fa in un battibaleno. Quali squadre possono pagare una cifra simile? Quelle dei ricchi campionati esotici come quello arabo e alcune delle big europee, molte inglesi, qualche spagnola, il PSG e il Bayern Monaco, a livello di possibilità economiche. Di tutte queste, per il momento si è mosso qualcosa dalla Premier League (Manchester United, valutazioni in corso in casa Red Devils) e dalla Saudi Pro League (l'ormai famoso Al-Qadsiah che ha intenzione di pagare la clausola ma che trova abbastanza freddo l'attaccante).
Avanti veloce
Ma mettiamo il caso in cui Kean decida di non accettare nessuna delle offerte che arriveranno nei prossimi 15 giorni, e che quindi la clausola scada: cosa succederebbe poi? Purtroppo, non vorrebbe dire automaticamente permanenza del numero 20. Tuttavia, le carte in tavola cambierebbero sensibilmente. Prima di tutto, entrerebbero in gioco tutte quelle squadre, come il Milan e le big italiane, che non possono permettersi di pagare 52 milioni tutti insieme, ma che potranno offrire formule un po' più articolate, come pagamenti dilazionati, contropartite tecniche, bonus per cercare di abbassare l'impatto a bilancio dell'operazione. Seconda di poi, e questo non è un dettaglio, dal 16 luglio la Fiorentina potrà fare il prezzo e opporre il proprio rifiuto alle offerte: non sarà più "prigioniera", come l'ha definita il ds Pradè. In sintesi, il 15 luglio potrebbe finire una partita, ma ne comincerebbe subito un'altra sul futuro di Kean, con la Fiorentina finalmente giocatrice attiva. Non resta che aspettare e vedere come va in queste due settimane.
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