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TERTIUM NON DATUR

Pongracic, ci sei? Le sorti di un’intera stagione sono tutte nei suoi piedi

Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 
Palladino è pronto a rimettere il croato al centro della disposizione difensiva contro la Lazio: recuperarlo su livelli accettabili è cruciale non solo per gli equilibri nel pacchetto arretrato, ma per l'esito dell'intera stagione

I latini dicevano tertium non datur, cioè non viene data una terza opzione: o Pongracic si riprende, e riprende le redini della difesa viola, oppure la stagione rischia di andare a rotoli. E questa è già la nostra conclusione, senza giri di parole o infiorettature. Se uno volesse risparmiare tempo, potrebbe anche passare alle notizie che popolano il nostro sito ogni giorno. Se invece voleste approfondire questa opinione, eccone lo svolgimento.

Nessuno come lui

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Nelle prime partite Pongracic sembrava totalmente fuori contesto, come se gli mancassero i riferimenti: in effetti di riferimenti un centrale a tre ne ha pochi, magari giusto il centravanti se si gioca a uomo, ma il suo compito è quello di fungere egli stesso da perno per tutto il reparto. La candida ammissione da parte dell'ex Lecce di non aver mai giocato a tre poteva mettere in guardia, ma una volta chiuso il mercato con Gosens i giochi erano fatti. E se Pongracic non gira, o semplicemente rimedia una squalifica o si fa male? Al suo posto, contro Venezia e Atalanta, ha giocato Ranieri, che però sembra ancora meno autorevole nel ruolo. Quarta non è stato mai provato, quindi deduciamo che non sia una soluzione, Comuzzo, Biraghi, Kayode sono terzi di difesa. Moreno, che ha assicurato di saper stare al centro oltre che a destra, è appena arrivato. È evidente che non ci sono rimpiazzi per il pur insufficiente Pongracic di inizio stagione. E allora, se difesa a tre deve essere, o lui o lui. Sperando che il tempo e il lavoro in allenamento gli abbiano dato una mano. (Continua sotto la foto)...

In discussione il mercato e l'intera stagione

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Poco sopra abbiamo menzionato Gosens, e non a caso. La scelta di andare sul tedesco e non su un altro difensore per completare la campagna acquisti, per stessa ammissione del ds Pradè, è stata presa in sintonia con Palladino, che quindi ha accolto in squadra un giocatore forte ma esclusivamente impiegabile con moduli 3-5- o 3-4-, data la sua spiccata attitudine alla copertura della fascia da tornante e non da terzino. Cambiare modulo, insomma, penalizzerebbe in maniera insostenibile questa scelta, andando a compromettere mesi di lavoro. E oltretutto creando un equivoco tattico non certo irrisolvibile, ma senz'altro fastidioso. Stanti queste premesse, la conclusione è logica ed è quella che ha aperto questo articolo: o Pongracic si riprende, e riprende le redini della difesa viola, oppure la stagione rischia di andare a rotoli.