Fagioli, invece, sembra possedere una qualità e un talento fuori dal comune, che vanno oltre il contesto: squadra, allenatore o piazza che sia. Certo, la figura di Palladino è stata importante anche per lui, ma sembra essere meno determinante rispetto a quanto è stato per Kean.
E poi, vale sempre la stessa regola nel mercato: non conta chi vendi, ma come lo sostituisci. Moise Kean può essere unico, ma è comunque più facilmente sostituibile rispetto a un giocatore come Nicolò Fagioli. Sarà per quel lancio di 80 metri a San Siro, o per il suo modo naturale di “dare del tu” al pallone. Ma trovare un altro come lui, oggi, sembra davvero complicato.
Il centrocampista viola ha un diritto di riscatto fissato a 13,5 milioni di euro, che diventa obbligo in caso di qualificazione alle coppe europee. Commisso farà di tutto per riscattarlo comunque, ed è ciò che sperano tutti i tifosi viola.
Scegliere non piace mai a nessuno, e se tutto andrà come deve andare, forse nemmeno la Fiorentina di Raffaele Palladino sarà costretta a farlo. Ma se così non sarà, una scelta dovrà pur essere fatta: Fagioli più di Kean. Potrà far male oggi, ma un domani... chissà.
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