Fagioli e Gosens sì (automatici), il resto praticamente è una tabula rasa: Colpani, Zaniolo, Folorunsho, Adli, Cataldi no. L'unico dei giocatori su cui la Fiorentina ha in mano il diritto di riscatto è Albert Gudmundsson, sul quale però la decisione tarda ad arrivare.


PARTITA A SCACCHI
Perché la decisione su Gudmundsson tarda tanto: tutti i dubbi della Fiorentina
A settembre, dopo la fine del mercato estivo, il ds viola Daniele Pradè era stato cristallino sul dubbio più grande della società viola, ovvero il processo privato nel quale l'islandese è coinvolto in Patria: "Se la sentenza sarà emessa prima del 15 giugno prossimo sappiamo già come operare; invece, se esce dopo, gestiremo l’operazione rivedendo eventualmente anche i numeri, abbiamo un ottimo rapporto col Genoa. Il processo è sotto una giurisdizione completamente diversa (da quella italiana, ndr) abbiamo avuto un team di avvocati che ha studiato tutte le carte. Gudmundsson è strasereno, speriamo ci dia la qualità che cerchiamo".
Ora, il 15 giugno è passato e di sentenze definitive nemmeno l'ombra. Ne consegue che i viola stanno cercando di capire in ogni modo se è possibile ridiscutere l'accordo con i rossoblù, che rimangono proprietari del cartellino e per il momento, forti anche di interessamenti di squadre che disputeranno la prossima Champions League oltre a quello della Roma svelato oggi, fanno muro. Il termine per la seconda tornata in cui esercitare le opzioni di riscatto era stato fissato tra il 16 e il 18 giugno, ma la FIGC ha fatto slittare il tutto tra il 22 e il 24 in seguito del posticipo del playout di Serie B tra Sampdoria e Salernitana: pertanto, sarà San Giovanni la deadline massima entro la quale conosceremo il futuro del numero 10, autore in stagione di 8 gol e 3 assist in 33 presenze in tutte le competizioni.
Quali dubbi
—A parte la questione relativa al processo, bisogna considerare il cambio di allenatore e quindi di impronta tattica: se con Pioli sarà 4-2-3-1 e non 3-5-2, cosa tutta da vedere, Gudmundsson non sarà nelle condizioni di esprimersi al meglio e dunque i 17 milioni del suo riscatto potrebbero essere destinati altrove; in questo senso, scegliere il modulo è anche scegliere fra Gud e Beltran, che al contrario rende meglio dietro la punta e con le ali, come abbiamo visto in autunno. L'argentino, sul quale è stato forte l'interesse del River Plate che lo avrebbe voluto al Mondiale per Club, è già di proprietà della Fiorentina che valuterà il da farsi. Inoltre, rimanendo su Gudmundsson, l'attaccante ex AZ Alkmaar non ha mostrato una resistenza particolare agli infortuni, fermandosi spesso (era arrivato ad agosto già con un problema fisico che si portava dietro dalla preseason), e il rapporto con Palladino non è mai sembrato ai massimi livelli, dietro le rassicurazioni dell'ex tecnico che comunque non sono mai mancate. Di contro, l'incisività sotto porta nei momenti di forma è stata soddisfacente e i lampi di classe sono quelli di un giocatore che può tenere in mano le redini di ogni partita. Insomma, la faccenda è molto complicata, e la sensazione è che dalle parti di Bagno a Ripoli ci si voglia avvalere di tutto il tempo a disposizione per prendere una decisione.
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