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Palladino allievo… della Fiorentina: tutte le novità rispetto al maestro Gasp
Fiorentina-Atalanta vuol dire, solo in teoria vista la squalifica del tecnico bergamasco, Palladino vs Gasperini. Allievo contro il maestro, come ha dichiarato ieri il tecnico della Fiorentina:
"Per me Gasperini è stato un maestro, è un grandissimo, è un fenomeno di allenatore. Come ci sono i fenomeni tra i giocatori, lui lo è della panchina"
Un fenomeno di allenatore. Beh, il Gasp ha dimostrato in questo suo ciclo a Bergamo, che sta durando da nove anni (forse l'ultimo), di aver contribuito a cambiare il modo di giocare a calcio. Lobotka, centrocampista del Napoli, in una recente intervista ha dichiarato che la squadra contro cui odia di più giocare è proprio l'Atalanta. L'uomo su uomo è uno dei tanti fondamentali di Gasperini. La sua squadra cerca di ammazzare l'avversario a livello fisico, con un pressing angosciante che induce all'errore. Difesa alta e dominio del gioco, l'Atalanta è diventata un esempio per tutti nel mondo del calcio. Una base di gegenpressing, perfezionata da Gasp che ha modellato il modulo alla sua squadra. 3-4-2-1, 3-4-1-2, numeri che non contano. Gasp vive per le sue idee, difesa a tre, due mediani di rottura, quinti di grande corsa e tanta qualità in avanti. E se poi arrivano i complimenti di Guardiola...
Leggendo la parte prima, a nessuno verrebbe in mente di paragonare Palladino a Gasperini. Il tecnico della Fiorentina ha avuto Gasp come allenatore a Genoa, e lo definisce un suo maestro. Senza dubbio Palladino è partito cercando di "imitare" le idee di Gasperini. A Monza con il 3-4-2-1, poi modificato con l'andare del tempo in un 4-2-3-1. Il primo anno in Brianza fu spettacolare. Subentrato a Stroppa, il tecnico campano ha subito dimostrato di essere pronto per la massima serie. Poi la Fiorentina, sempre con il 3-4-2-1. Inizio da horror e cambio di modulo. Fu proprio l'andata a Bergamo a far vedere per la prima volta il 3-5-2, con Cataldi, Mandragora e Bove a centrocampo, mantenendo più copertura. "Il primo tempo di Bergamo per me è stata tutta la partita, lì ho capito che la squadra stava crescendo". È vero, da lì in poi una Fiorentina in crescendo, fino ad arrivare a oggi. Tanti cambi di modulo, dal 4-2-3-1 con Beltran dietro Kean e Bove finto esterno fino a tornare al 3-5-2, che con molta probabilità concluderà questa stagione. Equilibrio che sembra esser stato trovato: tanta difesa e contropiede. La Fiorentina accetta di subire, stringendo i reparti e cercando le ripartenze con i giocatori di gamba e qualità. Con la Juve la perfezione di questa teoria, adesso serve mantenerla per sognare in questo finale.
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