L'uomo della Conference
—Per il resto, l'esperienza di Barak alla Fiorentina non è stata affatto memorabile. L'uomo della Conference ha segnato 8 gol in 22 partite nella competizione nei suoi anni in viola, ma non è mai stato impiegato da titolare, né da Italiano, né da Palladino, che pure propone un sistema di gioco un po' più adatto alle qualità che Toni ha fatto vedere all'Udinese quando ha sorpreso tutti in coppia con Jakub Jankto nel 2017/18. Mettiamoci anche la fastidiosa malattia che lo ha colpito nell'estate del 2023: forse non era scritto nelle stelle che i giorni viola di Barak rimanessero impressi negli annali.
Eppure Cesare Pavese aveva ragione: non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi. E a Basilea, caro Antonin, ci hai regalato qualcosa di speciale. Sarà perché era una semifinale, e mancavamo in una finale europea da più di 30 anni; sarà per via della sofferenza di quella partita, per il gol all'ultimo respiro - nella vita non contano i momenti che ti danno respiro, ma quelli che te lo tolgono. Sta di fatto che questo, unito al tuo sincero attaccamento alla maglia, ti farà sempre ricordare con un sorriso, anche se il Kasimpasa ti riscatterà a fine stagione. E quest'anno, quando gli anfratti esotici della Conference League metteranno in difficoltà la Fiorentina, forse qualcuno, non pensandoci, si dirà: "Dai, tranquillo che ora entra Barak e l'aggiustiamo"...
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