E che mi dici del suo ruolo in campo?
—All'inizio era un trequartista di gestione e di inserimento e già con noi era cresciuto tantissimo sulla quantità, sulla fase difensiva, giocando da mezzala a tutto campo. Un 8 moderno e dinamico. Al Milan ha continuato in questa sua evoluzione e adesso è un giocatore completo che può giocare in ogni ruolo a centrocampo.
Ti aspettavi che facesse di più al Milan?
—Il calcio italiano non è facile per nessuno, specie per un giocatore giovane. E non è facile inserirsi subito in una delle prime 3/4 del campionato. Credo che Yacine abbia fatto un percorso importante in cui ha fatto vedere in parte le sue qualità. Ma può fare di più, ha ancora margini di miglioramento e a Firenze potrebbe avere l'occasione giusta per dimostrare a pieno il suo valore.
In generale, dove potrà arrivare questa Fiorentina?
—Bisogna avere pazienza per operare una transizione così profonda. Sotto la guida di Italiano la Fiorentina ha vissuto un periodo positivo, adesso Palladino ha bisogno di tempo per impostare le sue idee di gioco, che sono diverse. Piano piano credo che saprà integrare gli elementi nuovi e sviluppare la squadra, le prestazioni miglioreranno. Spero che questa Fiorentina possa raggiungere gli obiettivi in linea con il prestigio della sua società.
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