Ormai è chiaro: l'obiettivo numero uno per la panchina della Fiorentina si chiama Stefano Pioli. Il club viola farà di tutto per liberare l’ex allenatore del Milan che, sì, gradirebbe la destinazione, ma che non può garantire di liberarsi subito dal contratto con l’Al-Nassr. Questa attesa cozza un po’ con la volontà della dirigenza, che vorrebbe annunciare il nuovo allenatore entro la fine di questa settimana.


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Motta per chiedere scusa, Vieira per il modulo: i piani B della Fiorentina
Per questo motivo è naturale prendere in considerazione anche alternative, che portano ad altri nomi per la panchina, come quelli di Thiago Motta e Patrick Vieira. Due situazioni complesse per motivi diversi, ma che oggi sembrano poter diventare opzioni concrete per il futuro del club di Rocco Commisso.
Partendo da Motta, attualmente sotto contratto con la Juventus dopo l’esonero di questa stagione, il primo ostacolo è rappresentato dalla concorrenza dell’Atalanta. La famiglia Percassi, che sta valutando anche Raffaele Palladino, vede nell’ex tecnico del Bologna il profilo ideale per sostituire Gian Piero Gasperini, ormai alla Roma. Al momento non risultano veri e propri contatti tra Motta e la Fiorentina, che però continua a tenerlo nella lista dei candidati. Per lui sarebbe una bella sfida, soprattutto dopo il trattamento ricevuto a Torino e, magari, un’occasione per "scusarsi" con Fagioli e Kean, entrambi forse accantonati troppo in fretta dalla Juventus.
Certo, non sarebbe il nome capace di placare l’ira della piazza fiorentina, anche a causa dei suoi limiti comunicativi, ma potrebbe rappresentare il profilo giusto per un rilancio a tutto tondo. Al momento, però, i contatti sono pari a zero.
Il secondo nome è quello di Patrick Vieira. "Vieira resta perché qui si lavora bene, c’è un gruppo sano e disponibile a seguire l’allenatore",ha detto il ds del Genoa Ottolini.Ma, come dimostra il caso Gudmundsson, queste dichiarazioni sono spesso le prime a essere smentite. L’allenatore rossoblù piace alla Fiorentina e, a differenza di Motta, sembra essere più di una semplice idea. Certo, non sarà semplice portarlo via da Genova, ma in caso di mancato arrivo di Pioli, un tentativo verrà fatto.
Cosa piace di Vieira? La sua capacità di adattarsi alla rosa a disposizione e l’ottimo rapporto con la difesa a tre, dimostrato in carriera. A Genova sì partiva dalla difesa a 4, ma a gara in corso spesso cambiava assetto passando spesso al modulo tanto amato da Raffaele Palladino. La Fiorentina cerca anche questo: evitare l’ennesima rivoluzione. Con Vieira, questo rischio sarebbe contenuto. Tuttavia, come per Motta, la sua inesperienza potrebbe rappresentare un limite serio per farsi accettare da una piazza esigente come Firenze, soprattutto in un momento delicato come quello attuale.
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