In Italia, in questo momento quanti giocatori sono come lui? Quanto ai numeri, nessuno! Sì, perché grazie alla nostra solita e fruttuosa collaborazione con Sofascore, siamo arrivati a conoscenza del fatto che il giocatore con la maglietta viola con la otto sulle spalle è, da febbraio ad oggi, il giocatore (attaccanti compresi) con la migliore contribuzione al gol (10, tra gol e assist) in Italia in tutte le competizioni, al pari di Mateo Retegui dell'Atalanta, il capocannoniere del campionato. L'avreste mai detto? Aveste mai pensato di vedere Mandragora, in una classifica di questo tipo, sopra a Kean, Leao, Pulisic, Lukaku e tanti altri? Non crediamo in molti.
A chi vogliamo dare i meriti, a Mandragora? Sicuramente, anche se, sin dai tempi di quell'Udinese-Genoa, del 30 marzo del 2019, abbiamo sempre avuto l'impressione che il centrocampista italiano non potesse solo essere un "tappa-buchi", ma, potenzialmente, a livello di qualità, la più imprevedibile delle armi del proprio arsenale.
Intuizione di Palladino? Può anche essere. In queste strane, ma belle storie, c'è sempre un briciolo di casualità. A Palladino va sicuramente il merito di aver puntato sul centrocampista della rosa che, più di tutti, ha le qualità per trasformare un'palla innocua al limite dell'area con la difesa avversaria schierata, in un'autentica perla (vedi la rete in casa contro il Panathianikos). Oggi, Mandragora per la Fiorentina è imprevedibilità ed intelligenza tattica allo stesso tempo. Non casualmente capitano dopo l'uscita dal campo di Ranieri...
© RIPRODUZIONE RISERVATA