La partita di giovedì sera al Franchi è stata uno snodo cruciale della stagione per la Fiorentina. L'uscita dalla Conference League, oltre ad aver perso la possibilità di vincere un trofeo e riscattare i due anni precedenti con Italiano in panchina, è stata forse anche l'ultima chance che i viola avevano per conquistare l'Europa. Adesso l'unica e sola strada percorribile resta il campionato, a tre giornate dal termine. Dando anche un occhio a ciò che accadrà in Coppa Italia tra Milan e Bologna. In Serie A la Fiorentina è attesa: prima con il Venezia in trasferta, poi il Bologna in casa e, per chiudere, con l'Udinese al Bluenergy Stadium. Tre gare, dunque, dove la squadra di Palladino dovrà cercare, in tutti i modi, di ottenere nove punti. A confermarlo è stato lo stesso direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, al termine della partita ai microfoni della società. Pure Gosens ha parlato dell'importanza di queste ultime partite in campionato (le sue parole) e nella giornata di oggi, tramite i rispettivi profilo social, hanno proseguito sulla stessa lunghezza d'onda anche molti altri calciatori.


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L’ultima chance per l’Europa: Palladino rimane, ma mancano le idee
Il lavoro incompiuto di Palladino
—Dunque, il focus della Fiorentina adesso deve essere solo sul campionato. Giocarsi tutto, fino alla fine, senza pensieri. E sperando che qualche squadra, attualmente davanti in classifica, possa fare un passo falso. Perché ricordiamolo, in Serie A, la Fiorentina, in questo momento, si trova al 8° posto con 59 punti. E ciò significa fuori da tutte le coppe europee. Ma il quarto, occupato dalla Juventus, che significa Champions League, dista solo cinque lunghezze. Non sarà semplice, ma i viola dovranno arrivare al termine di questa stagione consapevoli di aver dato tutto fino all'ultimo secondo. Il futuro di molti giocatori della Fiorentina dipenderà, quindi, da queste ultime tre partite in campionato. Anche se una cosa ormai è certa, a guidare la squadra anche il prossimo anno ci sarà sicuramente Raffaele Palladino, visto che il club viola, il giorno prima della semifinale, ha fatto scattare l'opzione che aveva a disposizione nel contratto per un prolungamento fino al 2027. Una scelta decisa della società, prima di capire come finirà questa stagione. Una cosa è certa, Palladino è stato molto bravo a cambiare spesso le carte in tavola in base alla rosa a disposizione, rigenerando anche diversi giocatori (Kean e Mandragora tra tutti), ma c'è una cosa che ancora non è riuscito a fare, ossia dare un gioco alla sua squadra, soprattutto quando gli avversari si coprono in difesa. La tattica della palla lunga su Kean può funzionare alcune volte, ma non sempre. Con i giocatori attualmente a disposizione la chiave sarebbe tenere il pallone incollato a terra, giocare nello stretto con scambi rapidi. Solo così giocatori come Gudmundsson, Fagioli, Beltran e molti altri potrebbero esaltare veramente le proprie qualità.
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