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Lucchesi a VN: “A gennaio operazioni mirate. Vi dico che farei con Kayode”

lucchesi kayode
La nostra intervista sul calciomercato viola, in esclusiva all'ex direttore generale della Fiorentina Fabrizio Lucchesi
Filippo Caroli Redattore 

Qualunque tifoso viola, probabilmente, avrebbe firmato ad agosto per vedere una Fiorentina quinta in classifica a tre punti (e con una gara in meno) dal quarto posto per il cenone di San Silvestro. Oggi i viola vivono una classifica meravigliosa e, con il mercato alle porte, vogliono continuare a cavalcare l'onda dell'entusiasmo. E fra campo e mercato, abbiamo chiesto in esclusiva che cosa possiamo aspettarci dalla Fiorentina nel corso dei prossimi mesi a Fabrizio Lucchesi, ex dg viola nell'anno in cui la squadra gigliata si salvò dalla Serie B nel corso dell'ultima giornata nel campionato 2004-05.

Salve direttore, che giudizio dà della stagione viola fin qui?

—  

La più bella prima parte di stagione da diversi anni a questa parte. Il percorso è più che meritato e celebra la bontà di tante cose buone fatte, sia a livello societario che tecnico. Il risultato, fin qui, va oltre le più rosee aspettative di inizio stagione.


A gennaio che cosa si aspetta adesso?

—  

Non mi permetto di dar consigli alla dirigenza gigliata, ci mancherebbe. A gennaio ci si muove per fare operazioni mirate. E la Fiorentina di questo ha bisogno: acquisti nei reparti in cui è un po' più corta. La priorità oggi è ovviamente quella di ovviare all'assenza di Bove. Oltre a questo servirà trovare qualche alternativa in alcuni ruoli. Il mercato della Fiorentina sarà questo. E io credo si sia già portata avanti.

Folorunsho sembra molto vicino, infatti...

—  

Un'operazione che mi piace. Folorunshoè un buon giocatore con margini di crescita. È un'operazione in linea con quanto abbiamo visto in estate, quando sono arrivati giocatori che ancora non si erano espressi con costanza ad alti livelli. Per ora la società non ha sbagliato nulla e quindi anche questo acquisto, se perfezionato, mi sembra fatto molto bene.

In uscita crede ci saranno movimenti?

—  

La Fiorentina non ha bisogno di una rosa lunga di giocatori, ha bisogno di una rosa lunga di titolari per far fronte a tutte le competizioni. Chi non è funzionale al progetto è giusto che parta. Anche perché un giocatore che non è funzionale è un costo, non un investimento.

Kayode è un gioiellino che trova poco spazio, e su di lui gli interessamenti sono tanti. Che cosa farebbe?

—  

Ha davanti uno come Dodò, ma potrebbe essere una bellissima sorpresa per il futuro. Questo tipo di situazioni va sempre preso con le molle. Perché si rischia di sottovalutare un giocatore non gestendone bene la crescita sportiva. Io predico la massima prudenza se, come credo, la Fiorentina pensa di avere in mano un giocatore di talento. Servirà un lavoro di programmazione fra dirigenza e allenatore, che è quello che lo vede tutti i giorni e può esprimere un giudizio attendibile. Se si decide di venderlo, va fatto ad una cifra che mette al riparo da tutto. Altrimenti, serve creare un percorso di valorizzazione di crescita senza perdere il controllo dell'assetto patrimoniale, in modo che, se il giocatore esplode, la Fiorentina si ritrova in casa al suo ritorno un giocatore di grande valore.

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