Contro i rossoneri niente da perdere
—Non credo invece che Pioli abbia voglia di cambiare modulo, anche se in mezzo al campo servirà grande presenza. Il Milan gioca con il 3-5-1-1, Allegri tiene la squadra compatta, ma riparte benissimo con gli esterni e due centrocampisti che attaccano gli spazi. Non so come sostituirà Saelemaekers, se con il giovane inesperto Athekame, 20 anni, o sposterà Pulisic sull’esterno come giocava con Pioli, facendolo aiutare da Fofana nella fase difensiva. Se recupera tutti, penso che Pioli debba ripartire dal 3-4-2-1 come formula, magari chiedendo cose diverse. O pensando all’utilizzo di forze fresche, ma San Siro non è campo da debutti. Con un’unica punta, Kean se recupera, vedo dietro di lui Fagioli, appunto, e Gudmundsson se torna carico dopo i gol in nazionale. Nicolussi in regia con Mandragora al fianco se non recupera Sohm. Chi l’ha visto nel Parma sa cosa lo svizzero può dare in termini di gamba, idee e copertura del campo. Il rilancio della Fiorentina deve passare attraverso la crescita dell’identità, ma soprattutto in quella dei giocatori più importanti. Mi aspetto la riscossa dei Gosens, dei Dodò, e come detto, dei Fagioli e dei Gudmundsson. Se non crescono loro in personalità e prestazioni, sarà difficile uscire da questa situazione. La sfida con il Milan non deve far paura, va presa dall’altro lato, questa è una partita dove non c’è niente da perdere, ti può regalare leggerezza e determinazione allo stesso tempo. Se penso all’ultima giornata, alla gara del Milan con la Juve e a come sta la Fiorentina, c’è da preoccuparsi tanto, ma quindici giorni di stop spesso cambiano le cose. La solita speranza…
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