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Kean & Piccoli, gemelli incompatibili: è la prima vittoria di Pioli

Kean Piccoli
Kean e Piccoli non sembrano poter giocare insieme: da sono soli hanno dato il meglio di sé. I numeri parlano chiaramente
Matteo Bardelli Redattore 

Dopo la partita di ieri in Conference League contro il Sigma Olomouc, potremmo essere arrivati ad una conclusione: Kean e Piccoli non devono giocare insieme. La prestazione dell'ex attaccante del Cagliari ne è una chiara prova. Ma perché questo? Semplicemente perché, per caratteristiche, i due centravanti si somigliano molto, forse anche troppo. Nelle poche gare che hanno giocato insieme, perché indubbiamente sono state poche, si sono pestati i piedi continuamente, non aiutandosi nel liberare gli spazi, ma rendendoli piuttosto inaccessibili, o almeno non sfruttabili. E i risultati si sono visti: zero gol fino a questo momento in campionato.

Caratteristiche simili

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Entrambi sono due attaccanti in grado di sfruttare al massimo gli spazi, a cui piace molto non dare punti di riferimento ai rispettivi avversari. L'attacco alla profondità che Roberto Piccoli ha messo in atto ieri era quasi un qualcosa di ossessivo, sempre a ballare sulla linea del fuorigioco. E per gli avversari è stato un enorme pericolo, come ammesso anche dallo stesso allenatore nella conferenza stampa di fine partita. La rete del vantaggio della Fiorentina nasce proprio da questo suo movimento. Ma non è stata la sola situazione, perché anche in altre occasioni era arrivato a tu per tu con il portiere, non riuscendo però ad insaccare la palla in rete. Movimenti che, lo scorso anno, vedevamo fare ripetutamente anche a Moise Kean: scambio rapido con i compagni vicini e poi passaggio in verticale per sfruttare al meglio le sue caratteristiche.

La soluzione vincente

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Certo, l'avversario non era granché, ma se Pioli è riuscito finalmente a trovare la carta vincente per sbloccare i suoi attaccanti la strada è quella giusta. Sia Piccoli che Kean sono due giocatori, come dicevamo, molto simili per caratteristiche: forse è proprio questo il motivo per il quale la Fiorentina ha deciso di affondare il colpo per l'ex Cagliari, andando a spendere anche qualcosina in più, visto che lo scorso anno non c'era nessuno in grado di sostituire Kean.

Sono due ragazzi molto forti fisicamente, in grado di fare un'ottima protezione della palla e favorire gli inserimenti dei compagni, ma allo stesso tempo essere molto bravi nello sfruttare gli spazi che i difensori lasciano, avendo una buona gamba in campo aperto. Entrambi però non sono i classici "bomber d'area di rigore", hanno doti e qualità ben diverse. La scelta di Pioli di passare ad un 2-1, in avanti, potrebbe essere decisiva, dando così piena libertà al suo attaccante principale di muoversi come meglio crede. Ovviamente questa scelta spinge uno dei due in panchina, ma essendoci tante partite da giocare potrebbe rivelarsi anche la scelta più logica. Ora non resta che aspettare domenica, per capire come Pioli voglia dare seguito a questa sua soluzione vincente.