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Il Tattico a VN: “Il mercato ci dice tanto su Fagioli. Kean? Ecco come usarlo”

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Fagioli deve ritrovare la forma migliore, e Kean come può rendere al meglio? Per capirlo abbiamo intervistato Luca Diddi
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Uno dei temi attuali in casa Fiorentina è quello tattico. Tra i tanti problemi che attanagliano la viola in questo inizio di stagione c'è un'identità che fatica ad essere trovata. Lo dimostrano i continui cambi di Stefano Pioli, che ancora è alla ricerca della formula giusta. Dalle due punte alla posizione di Fagioli. Per capire meglio queste dinamiche abbiamo intervistato il match analyst Luca Diddi:

Buongiorno, si aspettava questo avvio della Fiorentina?

"Devo essere sincero, non mi aspettavo questo avvio. La Fiorentina è una squadra che a me piaceva, e che piace tutt'ora. Per me semplicemente devono trovare un equilibrio, una chiave, soprattutto davanti. Capire cosa ha Gudmundsson, che è comunque un giocatore importante, e deve comunque trovare continuità. Ma soprattutto bisogna capire se Moise Kean giochi meglio da solo, con una seconda punta. Pesa ovviamente l'investimento fatto su Piccoli, che resta un ottimo attaccante, ed è stato chiamato in nazionale. Pioli deve trovare delle soluzioni in questa sosta, capire quale possa essere la soluzione per far coesistere Kean, Piccoli, Gudmundsson, e non scordiamoci di Fazzini. Per me è sottovalutato, può fare tutto a centrocampo, ti da equilibrio, ed è un giocatore importante. Pioli deve fare un passo indietro".

Proprio sull'attacco, lei chi vede meglio con Kean?

"In tutto questo noi ci siamo dimenticati di Dzeko, che è ancora un giocatore importante. Kean gioca sicuramente meglio da solo che con un altro attaccante. Per me la soluzione migliore è Kean davanti, con Fazzini e Gudmundsson dietro. Poi, una volta che i risultati saranno diversi, e con i risultati che magari arriveranno, si potrà inserire Piccoli e Dzeko. Ora bisogna ripartire dalle cartezze, e quindi Kean davanti con due trequartisti, e poi andare ad inserire gli altri".

Con l'Italia abbiamo visto Kean trovarsi bene con Retegui. L'ex Atalanta e Piccoli sono così diversi?

"Io Piccoli lo conosco bene, l'ho avuto al Verona, ed è un attaccante forte, con un grande attacco alla profondità. Un giocatore intelligente, e non ho dubbi sul fatto che faccia bene a Firenze. C'è da capire il contesto in cui è. Retegui è diverso da Piccoli. L'ex Cagliari è troppo vicino a Moise Kean, rispetto a Retegui. Uno dei due si dovrebbe adattare all'altro. Paradossalmente è meglio Dzeko in coppia con Kean. Ma credo che nel lungo periodo Kean e Piccoli possano giocare assieme. Un tifoso della Fiorentina deve essere preoccupato, ma la rosa c'è, e con certi aggiustamenti si può ripartire. In questo momento Pioli non deve inventarsi niente".

Tornando su Pioli, quanto ha inciso il cambiamento del suo staff, all'interno del quale ci sono stati numerosi addii?

"Tantissimo. Ha cambiato tanto rispetto al suo gruppo di lavoro, almeno 3 membri importanti. Sicuramente i nuovi arrivi saranno delle scelte appurate, fatte con criterio. Ma lo staff percepisce le difficoltà dell'allenatore, specialmente se ci lavora da molto tempo. Per cui il consiglio, la parola giusta... uno staff nuovo deve imparare a conoscere l'allenatore. Deve capire come lavorarci giornalmente, sono cose molto diverse"

Cosa può dirci sulle palle inattive? La Fiorentina ha sofferto molto su questo aspetto.

"Sicuramente anche qui il cambio staff influisce. La Fiorentina è la peggior squadra su palla inattiva, e qualcosa deve essere cambiato. Negli anni è cambiato il modo di studiare queste situazioni. Quest è un segnale chiaro, specialmente se in A sei ultimo per gol presi. Bisogna dedicarci più tempo, e vuol dire che qualcosa non va. Va curato di più questo particolare nel più breve tempo possibile".

Per concludere, cosa ne pensa di Fagioli?

"Se credi in Fagioli non vai a prendere certi tipi di giocatori. Deve trovare la serenità giusta, lo scorso anno era partito bene. Ora la Fiorentina ha preso Nicolussi che gli è sopra, è arrivato Sohm, e c'è sempre Mandragora. Iniziano ad essere tanti giocatori, e sinceramente io lo vedo dietro a molti di questi nelle scelte di Pioli. Deve lavorare, dimostrare le proprie qualità. Ma il fatto che la Fiorentina abbia investito tanto su altri giocatori è un segnale".

Può funzionare la coppia con Nicolussi?

"Per me no, Fagioli deve giocare lì, e gli hai preso Nicolussi. Ovviamente gioca l'ex Venezia, ci sono troppi giocatori e lui non riesce a trovare spazio. In questo momento i vari Ndour, Fazzini, Nicolussi e Mandragora gli sono superiori mentalmente, e questo fa la differenza".