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Il ds esperto di calcio ceco: “I due pericoli maggiori nel Sigma. Che peccato Vitik”

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Ci facciamo un'idea di che squadra arriva giovedì al Franchi grazie ad un assoluto esperto in materia, non solo grazie ad una passione sconfinata ma anche per via di traiettorie lavorative
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Dici Repubblica Ceca e ti viene in mente Praga, il luogo della prima delle due finali di Conference League perse durante il ciclo di Vincenzo Italiano. Una città meravigliosa, la cui immagine nella nostra memoria è purtroppo marchiata dal 2-1 di Bowen per il West Ham a tempo quasi scaduto. Quel fantasma ceco, un po', lo abbiamo esorcizzato eliminando il Viktoria Plzen nell'edizione successiva, ma ancora niente vittoria finale, nemmeno l'anno scorso, quando invece il percorso si è arrestato al penultimo atto. La Fiorentina quest'anno ci riprova, per la quarta volta consecutiva, e il percorso verso Lipsia parte dal Franchi incrociando un'altra squadra della Repubblica, ovvero il Sigma Olomouc. Per capire con chi avremo a che fare, abbiamo contattato Alessandro De Felice, giornalista recentemente abilitato anche al ruolo di direttore sportivo e collaboratore del Villa Valle in Serie D. In entrambe le vesti, un autentico esperto in materia.

Alessandro, Fiorentina-Sigma è l'ultima occasione di mettere un po' di fiducia nel serbatoio prima di quattro partite difficilissime in campionato (Roma, Milan, Bologna, Inter). Qual è il livello del Sigma Olomouc?

Il Sigma Olomouc si è qualificato in Europa dopo aver conquistato - un po’ a sorpresa - la Coppa Nazionale in finale contro lo Sparta Praga nella passata stagione, quando si è classificata al sesto posto in campionato. La qualificazione in Europa ha consentito di alzare il livello qualitativo della squadra, come dimostra questo avvio di stagione. È arrivata l’eliminazione per mano del Malmo in Europa League, mentre in campionato il Sigma Olomouc ha perso contro le ‘big’ Sparta Praga e Viktoria Plzen (entrambe di misura), mentre ha conquistato vittorie negli scontri diretti contro Slovan Liberec e Banik Ostrava. È una squadra che ha mostrato qualche difficoltà nell’andare in gol, ma allo stesso tempo ha registrato la difesa, almeno in patria: ora il reparto arretrato deve affrontare l’esame europeo e il probante test Fiorentina.

Per fare esempi recenti e rendere un'idea precisa, è un avversario inferiore o superiore rispetto al Viktoria Plzen che abbiamo eliminato ai quarti dell'edizione 23/24?

È senza dubbio un avversario di livello inferiore. Sparta e Slavia, le due ’S’ di Praga (come vengono chiamate) stanno crescendo di anno in anno, e le cessioni milionarie degli ultimi mesi lo confermano (Kinsky al Tottenham, Diouf al West Ham, Zafeiris al PAOK, M. Jurasek al Norwich, Vitik al Bologna, Krejci al Girona). Il Viktoria Plzen è cresciuto negli ultimi anni e ha ridotto il gap con le altre due, amplificandolo con le inseguitrici. I vari Sulc al Lione, Hranac all’Hoffenheim, Chory (ora allo Slavia) non ci sono più, ma sono stati sostituiti da calciatori importanti a livello nazionale e nomi scovati in giro per l’Europa. Il Sigma Olomouc ha puntato su tanti calciatori che rispondono al profilo dell’usato sicuro, almeno in Repubblica Ceca, ovvero coloro che hanno già dimostrato il loro livello nel campionato e garantiscono un buon livello di prestazioni e il giusto mix di qualità e fisicità.

Come gioca il Sigma e quali sono le individualità sulle quali Pioli deve preparare la partita?

Il Sigma Olomouc di Tomas Janotka si schiera solitamente con 4-2-3-1. I profili da tenere maggiormente sott’occhio sono senza dubbio Daniel Vasulin, attaccante classe 1998, attaccante prelevato dal Viktoria Plzen e autore di 5 gol nelle prime 11 e Michal Beran, centrocampista classe 2000 nel giro della nazionale ceca.

La Fiorentina ha mollato Martin Vitik, finito al Bologna: secondo te avrebbe potuto rispondere alla richiesta inevasa di Pioli, ovvero un difensore in grado di giocare il pallone con personalità?

Assolutamente sì! E a mio parere rappresenta un profilo molto più congeniale al sistema di gioco di Pioli rispetto al Bologna di Italiano. Vitik è cresciuto in un sistema di gioco a tre, nel ruolo di braccetto destro e con compiti d’impostazione. Nel primo scampolo di esperienza al Bologna ha evidenziato i limiti in marcatura, amplificati da una difesa a quattro che lo ‘costringe’ ad andare maggiormente sull’uomo. Dunque, sono convinto che si sarebbe sposato alla perfezione con la difesa a tre della Fiorentina di Pioli.

E sempre a proposito di mercato, c'è qualcosa di adatto alla Fiorentina nel panorama ceco magari da visionare per gennaio?

Come dicevamo in precedenza, il campionato ceco è cresciuto negli ultimi anni e ha dimostrato di produrre calciatori pronti per il salto nei top-5 campionati d’Europa. Nelle ultime finestre di mercato sono arrivate cessioni importanti, ma i club della Repubblica Ceca stanno dimostrando di puntare tanto sullo scouting e di riuscire a individuare talenti acerbi ma pronti a sbocciare in giro per il mondo e di formarli, anche attraverso la partecipazione alle coppe europee. Haraslin è rinato allo Sparta Praga, dopo aver fallito in Italia, ed è maturato sia in campo nazionale che internazionale. In difesa il nome da seguire con grande attenzione è quello di Svetozar Markovic, bosniaco di passaporto serbo cresciuto nel Partizan e ora al Viktoria Plzen. Attenzione a David Moses, classe 2004 dello Slavia Praga, mentre tra i pali occhio a Stanek: portiere di assoluta affidabilità ed esperienza, ha recuperato alla grande dopo l’infortunio a Euro 2024 ed è pronto al grande salto.