E' la prima squadra Slovena a raggiungere i quarti di finale di unna competizione europea? Come è stata vissuta la vittoria sul Lugano?
—Con infarti multipli. La Slovenia non è un paese calcio-centrico, a maggior ragione Celje. E' un paese piccolo e quindi si segue chi va bene; come il basket o lo sci. Comunque sia la stanno vivendo come una notte di gala. I biglietti sono stati polverizzati e parliamo di un contesto che non aveva mai riempito metà dello stadio. Ho visto allo stadio l'andata della sfida con il Lugano, e in tribuna c'era gente vestita come per andare ad un matrimonio. Non sono abituati a questo contesto, e questa qualificazione ha raggiunto una portata nazionale; portando tutta la Slovenia a parlare di calcio.
Come sono i tifosi? Che atmosfera dobbiamo aspettarci allo stadio?
—Il rischio disordini è lo stesso che un meteorite colpisca casa mia. Contro il Lugano il gruppo ultras sarà arrivato ad un massimo di 80 persone. Ci sarà comunque un'atmosfera di festa.
Che tipo di squadra è? Affronta l'avversario a viso aperto o aspetta e riparte?
—Non si preoccupa particolarmente che nel calcio si difenda. Come si può intuire dalla partita col Lugano, l'obiettivo è sempre segnare un gol in più degli altri. Dietro sono un po' legnosi e non sono molto abili con i piedi anche se ci provano. Giocano con un 4-3-3 o 4-2-3-1 abbastanza spericolato cercando il prima possibile la verticalizzazione. Il tasso tecnico in attacco è decisamente superiore a quanto ci si aspetti, nonostante mancherà la punta titolare Kucys.
Vista la sua assenza, chi saranno i giocatori a cui dovrà star attenta la Fiorentina?
—Al posto di Kucys non sappiamo chi giocherà, probabilmente Edmilson. Comunque direi Selsar che, con le dovute proporzioni, ricorda Savìcevìc; non sai mai quanta voglia abbia di giocare, ma quando ha voglia risolve le partite da solo. Delaurier-Chaubet che è arrivato a gennaio, Kvesic che è un centrocampista co grandi doti offensive e i due terzini a tutta fascia: Nieto e Karnicknic.
E i giocatori più temuti tra le fila viola?
—Chiunque! Vista la stagione sicuramente Kean sarà l'osservato speciale. Considerato l'appeal della Fiorentina, qualsiasi giocatore sarà temuto.
Due parole sulla Fiorentina: come vedete la squadra di Palladino? Dove potrà arrivare in stagione?
—La Fiorentina mi ha sorpreso in positivo. Dopo un ciclo positivo come quello di Italiano è difficile dare una continuità e allo stesso tempo una rinfrescata. La vera domanda è se riuscirà ad arrivare in fondo al campionato e quanta voglia abbia voglia di arrivare in fondo alla coppa, ma credo di sì dato che è una porta d' accesso all'Europa. Io ho notato che i tifosi della Fiorentina snobbano la Conference, ma non credo che sia realmente così; io vivo a Praga e conosco due toscani che sono il Viola Club di Praga ed erano alla finale contro il West Ham e in finale ci credevano, quindi boh... Credo comunque che sia una buona squadra con dei margini di crescita, e con un sistema che ha valorizzato giocatori su cui non in molti credevano ad inizio stagione.
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